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Centro, i movimenti occupano l'ex sede dei vigili in via Montecatini

Centinaia di persone sono entrate nello stabile: "No alla vendita del patrimonio comunale". Alle 16 incontro con sindaco, vice e assessori all'Urbanistica e alla Casa

No alla vendita del patrimonio pubblico. E' questa la motivazione con cui questa mattina intorno alle 10 e 30 i Movimenti per il diritto all'abitare romani hanno occupato l'ex sede della polizia municipale di via di Montecatini, all'angolo con via del Corso. Il palazzo dovrebbe infatti rientrare nella lista degli immobili di proprietà comunale da vendere per far fronte al buco di bilancio capitolino. Proprio oggi la giunta comunale avrebbe dovuto discutere la proposta di delibera relativa a tale manovra ma la seduta è stata sospesa per lutto nazionale. “Ancora una volta i guai di cassa comunali vengono risolti con la vendita di stabili che potrebbero essere utilizzati per affrontare emergenze differenti, prima fra tutte quella abitativa” denunciano i movimenti.

Centinaia di persone sono entrate nello stabile e altre stanno in strada a presidiare il palazzo da cui pendono striscioni come “Roma non si vende” e altri contro gli sfratti.

Per i movimenti, “dopo la delibera sui residence e le iniziative scomposte sui rifiuti, è in arrivo una nuova iniziativa calata dall'alto, dettata dagli interessi dell'erario e non condivisa con gli abitanti della città”. E le manovre per rientrare dal debito fanno temere “la cancellazione degli ultimi pezzi di welfare disponibile e dell'edilizia residenziale pubblica”.

I manifestanti chiedono “scelte coraggiose e urgenti quali il blocco degli sfratti anche per le morosità, la tutela dell'inquilinato che rischia di perdere l'alloggio, la soluzione per le migliaia di abitanti nei residence e nelle occupazioni” scrivono i movimenti spiegando che l'azione di oggi è una continuazione della campagna di mobilitazione iniziata con l'occupazione dell'Anci e che continuerà con la manifestazione nazionale del prossimo 19 ottobre.

I Movimenti chiedono di incontrare il sindaco Ignazio Marino, il suo vice con delega al patrimonio Luigi Nieri e l'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo. “Vogliamo capire quali sono le intenzioni di questa amministrazione, in che direzione andranno le sue scelte urbanistiche, come il comune ha intenzione di gestire il suo patrimonio” spiegano affermando che l'occupazione  “intende ripristinare un confronto che consenta a chi abita Roma di non subire ciò che sta accadendo”.

Dopo la prima proposta di incontrare solo gli assessori, rigettata dai movimenti come “un segnale di chiusura” da parte del sindaco che aveva sollevato una reazione decisa dei manifestanti, “non ci muoviamo da qui”, arriva l'incontro: alle 16 il primo cittadino Marino, l’assessore al Patrimonio e vicesindaco Nieri, l'assessore all’Urbanistica Caudo e l’assessore alla Casa Ozzimo incontreranno i rappresentanti dei movimenti per il diritto all’abitare nella Sala del Carroccio in Campidoglio.

“L’amministrazione capitolina è aperta a ogni confronto su queste delicate vicende, nella piena comprensione dello stato di disagio legato all’emergenza abitativa che affligge molti cittadini della Capitale. La Giunta Marino sta lavorando per dare al più presto risposte concrete ed efficaci su questi temi, malgrado le evidenti e ormai note difficoltà di bilancio con cui sta facendo i conti in queste settimane” la risposta del vicesindaco Nieri.

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