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Troppe vittime nei cantieri edili di Roma e nel Lazio: "Adesso basta morti bianche"

Presidio organizzato da Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio in piazza Montecitorio in occasione dello sciopero nazionale di un'ora in tutti i cantieri per "chiedere interventi mirati del Governo"

Le note di una tromba che suona 'Il Silenzio' e una trentina di operai in tuta bianca, inermi a terra. Piazza Montecitorio è stata trasformata questa mattina in un memoriale per le vittime degli infortuni sul lavoro. 34 per la precisione sono i lavoratori edili che hanno perso la vita negli ultimi 5 anni nei cantieri di Roma e nel Lazio. Il presidio è stato organizzato dai sindacati di categoria Feneal Uil Roma, Filca Cisl Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio in occasione dello sciopero nazionale di un'ora in tutti i cantieri per “dire basta alla strage silenziosa delle morti bianche e chiedere interventi mirati del Governo”. 

La giornata è iniziata con un'assemblea fin dalle prime ore del giorno alla presenza dei rappresentanti per la sicurezza territoriali, i cosiddetti rlst, per poi convergere in piazza Montecitorio. Presenti i segretari generali delle federazioni regionali delle sigle organizzatrici del presidio: Francesco Palese (Feneal Uil), Fabio Turco (Filca Cisl), Mario Guerci (Fillea Cgil) e la Presidente dell'associazione Prevenzione e sicurezza dei lavoratori delle costruzioni. 

VIDEO - Suona 'Il silenzio' per ricordare le vittime del lavoro

Di legge nella nota diramata dai sindacati: “Striscioni, cori e bandiere per esprimere il dissenso contro il colpevole silenzio delle politica locale e nazionale, sulla lunga scia di sangue che marca e attraversa i cantieri del lazio e di Roma dove, complice anche la crisi che alimenta il lavoro nero e irregolare, le opere pubbliche sono del tutto bloccate e i pochi appalti disponibili vengono assegnati con ribassi che arrivano fino al 60%”. 

Dei 34 lavoratori edili che hanno perso la vita nei cantieri negli ultimi 5 anni 21 erano italiani, 12 romeni e un albanese. Attenzione particolare all'età dei lavoratori: "In vertiginosa crescita il numero degli infortuni mortali tra gli over 60 che dal 2014 rappresentano il 18% del totale delle morti bianche". Questi lavoratori, spiegano i sindacati, "hanno diritto ad andare in pensione anticipata senza penalizzazioni". 

Parte delle richieste dei sindacati oggi in piazza si è infatti concentrata su questa fascia di lavoratori, i più esposti ai rischi di una professione che molte volte si svolge a 10-15 metri sulle impalcature. "Chiediamo di abbassare la soglia dei contributi necessari per accedere all'Ape agevolata, perché troppo alta per gli operai edili che, oltre a svolgere un lavoro gravoso, hanno spesso carriere discontinue che non permettono di accumulare contributi in maniera continuativa" dichiarano Feneral Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. "E' fondamentale completare l'attuazione del decreto legislativo 81, anche con la costituzione della patente a punti, intervenire con azioni precise per constrastare il lavoro nero ed irregolare, ripristinare il Durc nella sua formula originaria e passare in bere tempo alla congruità, applicare il contratto edile a tutti i lavoratori in cantiere e rafforzare il ruolo degli enti bilaterali. Perché in un Paese civile non si può morire di lavoro". 

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