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A Montelibretti la stazione Cotral si rifà il look. Zingaretti: "Esempio di azienda pubblica leader e sana"

Presentati anche i primi 10 bus Iveco Crossway, parte di un lotto più grande di 100 mezzi acquistati nel 2019

Fonte Agenzia Dire - Un nuovo nodo di scambio a Montelibretti atteso da anni, con una sala d'attesa completamente restaurata, e festeggiato anche con la consegna dei primi 10 bus 'Iveco Crossway', parte di un lotto più grande di 100 mezzi acquistati nel 2019.

Il 'colpo doppio' di Cotral è stato presentato sul piazzale del capolinea davanti alla stazione di Montelibretti dal presidente della azienda di trasporti pubblica del Lazio, Amalia Colaceci, insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, all'assessore regionale ai Trasporti, Mauro Alessandri, e al sindaco di Montelibretti, Luca Branciani.

Dopo un anno e mezzo di lavori e un investimento di 670mila euro sono stati inaugurati sia i nuovi stalli per i mezzi che, soprattutto, la nuova sala d'attesa dotata non solo di sedute ma di prese di corrente e usb per ricaricare telefoni e computer, distributori automatici di bevande, snack e caffè oltre a due schermi per l'infomobilità, un distributore automatico per l'acquisto di biglietti, un punto informazioni e di servizi igienici ad uso esclusivo dei passeggeri muniti di biglietto o abbonamento. A presidiare l'ingresso nella sala durante la giornata ci sarà personale Cotral, mentre di notte resterà chiusa per evitare che sia vandalizzata.

In autunno il secondo step di lavori

Con il secondo step dei lavori, che partirà in autunno, sarà realizzato un camminamento coperto per agevolare il transito verso la stazione ferroviaria, che si trova alle spalle del capolinea dei bus. Una 'cucitura' tra le stazioni dei treni e dei bus che permetterà di elevare lo standard del servizio, in particolare per le persone non vedenti e disabili. Sul nodo di scambio Montelibretti-Passo Corese transitano ogni giorno 3mila passeggeri, che fruiscono di circa 250 corse, di cui circa 70 collegano il territorio della Sabina a Roma.

"In questi mesi sono stata molto spaventata perchè dopo anni in cui avevamo fatto tanto per Cotral, gestire l'epidemia Covid sapendo che le aziende di trasporto pubblico erano sotto un'enorme pressione, perchè erano viste dalla collettività come veicoli di contagio, e pensare che sei anni lavoro potessero saltare all'aria per la paura legata al Covid mi ha molto turbata - ha detto Colaceci - Potevamo fare cassa integrazione e arretrare sedendoci su noi stessi e invece abbiamo rilanciato. Sarà un anno di lacrime e sangue per l'azienda, non per gli utenti, ma lo gestiremo. Dobbiamo tornare a investire sul trasporto pubblico e a chiedere ai nostri utenti di avere fiducia in noi, perchè li possiamo trasportare in sicurezza: per questo non ci siamo fermati".

Nuovi bus Cotral

Infatti, sono arrivati anche altri nuovi bus: totalmente accessibili agli utenti con disabilità motoria, grazie al pianale ribassato, a uno scivolo e a un'area riservata al trasporto dei disabili motori, oltre che mezzi euro 6 di ultima generazione, dotati di tecnologie di bordo all'avanguardia come il sistema conta passeggeri e la video sorveglianza interna.

"Saranno utilissimi perchè a servizio della cinta metropolitana di Roma - ha concluso Colaceci - il conta passeggeri ci aiuterà tantissimo fintanto che dovremo tenere a bada il carico del Covid. Per noi è una svolta".

Zingaretti: "Cotral, una bella storia italiana"

Insomma, un nodo di scambio (quello di Montelibretti) completamente riammodernato e nuovi bus di ultima generazione, che prestano particolare attenzione ai disabili. Tutto ad opera di Cotral, l'azienda pubblica dei trasporti del Lazio, che per il governatore Nicola Zingaretti "è una bella storia italiana - ha detto nel corso della presentazione di queste due novità - in un paese dove si parla di aziende in crisi o che chiudono noi ce l'abbiamo fatta: il sistema Lazio ha vinto una grade battaglia e abbiamo dimostrato che quando si vuole un'azienda pubblica può essere leader e sana". 

Il pensiero del presidente della Regione è volato a sette anni fa, quando si era da poco insediato nel palazzo di via Cristoforo Colombo e Cotral era un pozzo di debiti: "Tutti dicevano che dovevamo privatizzarla ma noi rispondemmo 'No' perchè privatizzare in quel modo sarebbe stato una tagliola sui lavoratori di Cotral e anche sui territori e i sindaci per quanto avrebbe riguardato la qualità del servizio. L'abbiamo fatta rimanere pubblica, abbiamo investito e oggi questa azienda ha i conti in ordine, produce utili, assume, ha un parco mezzi pubblico tra i migliori d'Italia dice e ha l'obiettivo di portare il trasporto in tutti i comuni del Lazio, altro che tagliare il servizio". 

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