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Rifiuti, minisindaci grillini contro Ama. Lozzi: "Roma è uno schifo e siamo tutti colpevoli"

Pesanti critiche al nuovo porta porta anche dal minisindaco Roberto Romanella: "Il sistema è zoppicante"

E' inutile cercare alibi, "la raccolta è un problema da ben prima del rogo al Tmb". Perché diciamolo, "Ama non funziona". E poi "basta con i soliti rimpalli, dello schifo che è Roma siamo tutti colpevoli". E' la prima, onesta, ammissione di colpa per la situazione rifiuti romana. E arriva da un esponente del Movimento Cinque Stelle. Monica Lozzi, presidente grillina del VII municipio, si sfoga in aula Giulio Cesare durante il Consiglio straordinario sull'emergenza rifiuti (VIDEO IN BASSO). 

Parla dagli scranni dell'Assemblea capitolina, dove siede con gli altri presidenti di municipio chiamati al microfono per rendicontare dai territori. Il suo intervento è il più acclamato. Colpiscono logica, lucidità e senso delle istituzioni, tanto che dall'aula scatta un fragroso applauso, trasversale alle forze politiche. Forse dice tutto quello che gli stessi pentastellati pensano in silenzio. 

"Abbiamo problemi di raccolta da sempre e sempre nelle stesse zone, ciò non significa che non c'è stato un indirizzo politico, ma il problema è che agli indirizzo non seguono atti amministrativi concreti". Poi attacca Ama: "Dentro c'è chi rema contro". E ancora "se non riesce a fare il servizio di spazzamento bisogna affidarlo ad altri". 

Lozzi racconta gli sforzi fatti dal municipio nonostante la raccolta rifiuti non rientri tra le competenze dirette dei parlamentini. "Siamo ogni giorno a fianco degli operatori Ama o dei comitati di quartiere a multare chi non conferisce correttamente". Ma il grande problema è il decentramento mai avvenuto. "Il Comune deve puntare su di noi, sui municipi che conoscono il territorio. Non si può applicare lo stesso modello di raccolta per tutti. Serve più coinvolgimento". Non è la prima volta che la minisindaca attacca de visu la gestione dei rifiuti della sua stessa maggioranza. Di dicembre una lettera inviata al dipartimento Ambiente per denunciare il caos nel suo territorio. 

E non è sola a dire apertamente che così proprio non va. C'è anche Roberto Romanella, presidente del VI municipio, il più popoloso di Roma e proprio quello dove è partita la raccolta differenziata porta a porta che la sindaca Raggi rivendica come grande successo. "Turni saltati, contenitori non consegnati, informativa a volte carente, scarsi controlli sui servizi effettivamente svolti. La situazione è questa". Altro che cambiamento insomma. Il territorio è in sofferenza e a dirlo è un presidente Cinque Stelle. Tra le criticità anche la presenza dell'altro impianto Tmb, quello di Rocca Cencia, "gestito il più delle volte come una discarica, a pochi metri da case e scuole". Chi vive a contatto con il territorio sa che il Movimento Cinque Stelle non può permettersi di non dare una sterzata vera alle modalità di gestione dei rifiuti. L'ambiente è stato tra i temi centrali della campagna elettorale. "Quello che non va è sotto gli occhi di tutti. Non importa che io faccio l'elenco della spesa. Il problema va risolto". 

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