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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Miss Università, il voto di Gaudio solleva l'ira delle accademiche: "Basta Bunga Bunga"

I fatti risalgono al 6 maggio quando il rettore del La Sapienza partecipò al concorso di bellezza. Con una petizione on line un gruppo di accademiche ha chiesto le sue pubbliche scuse. Ma lui ribatte: "Sono perplesso"

foto miss università-4
Si è trasformata in una petizione per chiedere le pubbliche scuse al rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, la polemica su Miss Università, il concorso di bellezza  degli atenei italiani. “Riteniamo che non sia compatibile con il suo ruolo istituzionale e rappresenti una scandalosa macchia sull'ateneo che lei è stato eletto a guidare” esordisce la petizione firmata da una serie di accademiche, professioniste e ricercatrici non solo in Italia. I fatti risalgono ormai a qualche settimana fa ma continuano a far discutere tanto che ieri lo stesso Gaudio si è difeso: “Sono perplesso” il commento. 

Il concorso nazionale, ideato e organizzato da Marco Nardo,  ha avuto luogo il 6 maggio scorso presso la sala da gioco Billions a Roma. Tra i membri della giuria, chiamati a esprimere il proprio giudizio non solo sulla bellezza ma anche sulla 'sapienza' delle giovani in gara, c'era anche il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio. Premio: una settimana in un resort in Umbria per le prime dieci classificate. Nel corso della serata assegnati anche i titoli di Miss Matricola, Miss 30 e Lode, Miss Facoltà, Miss Ateneo, Miss Cultura, Miss Cervello, Miss Fotogenia. 

Attaccano le prime firmatarie della petizione. “In un contesto in cui la reputazione internazionale dell’Italia è più legata al Bunga Bunga che alla sua enorme eredità scientifica e culturale, la sua partecipazione all’evento non fa che sminuire ulteriormente il ruolo fondamentale svolto in Italia dall’Università (con la U maiuscola) e dalle donne” scrivono. “L’Università, caro rettore, non serve solo a distribuire certificati con titoli di studio, ma anche a fornire modelli culturali, intellettuali e professionali alle nuove generazioni”. Per le firmatarie le studentesse dovrebbero essere spinte a “credere in se stesse e non nel modo il cui gli uomini valutano il loro corpo”. Per le professioniste e accademiche la partecipazione di Gaudio all'evento “dimostra quanto arretrata sia ancora la nostra società”. Così la richiesta: “Porgere le sue scuse pubblicamente a tutte le donne e gli uomini che si sentono offesi dalla sua partecipazione a questo vergognoso evento”.

Un attacco che ieri ha spinto il rettore Gaudio a rispondere. L'intenzione però non sembra quella di assecondarne la richiesta: “Sono perplesso”.  Ha spiegato: “Ho accettato il loro invito dopo numerose insistenze e dopo aver fatto fare precise ricerche alla mia segreteria, dato che partecipare a concorsi di bellezza non rientra di certo fra i miei passatempi. La manifestazione esiste da più di 20 anni ed anche i miei predecessori hanno fatto parte della giuria, da D'Ascenzo a Frati. Nella giuria c'erano anche altri personaggi del mondo accademico, un magistrato e giornalisti”.  Infine una difesa da qualsiasi accusa di sessismo. “L'80% dei miei collaboratori sono donne. Nella mia squadra di governo ho scelto quattro pro-rettori donna” ha continuato chiedendo alle firmatarie di “informarsi per capire come sono andati i fatti”. 

LE FIRMATARIE - Francesca Bria (Senior Researcher), Valeria Cirillo (Researcher), Maria del Sorbo (Researcher), Anusca Ferrari (Researcher), Elisa Giuliani (Professor), Anna Giunta (Professor), Simona Iammarino (Professor), Elisabetta Marinelli (Researcher), Mariana Mazzucato (Professor), Anna Sabadash (Researcher), Paola Salardi (Researcher), Maria Savona (Professor), Lucia Sironi (Bank official), Antonella Sorace, Gabriella Vigliocco. 

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