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Politica Castel Giubileo / Via Salaria, 1177

Il Comune sfratta bambini malati e raccolta alimentare: 48 ore per lasciare lo stabile

La delibera 140 si abbatte sulla Misericordia di Roma Castel Giubileo, entro la fine di gennaio i volontari dovranno liberare i locali: in bilico servizi a disabili e assistenza sanitaria. I volontari: "Abbiamo sempre pagato, si trovi soluzione"

Entro fine gennaio dovranno lasciare lo stabile dove da quasi trent’anni offrono servizi sociali, sanitari e di protezione civile. E’ sotto sfratto la Misericordia di Roma Castel Giubileo, dal ’92 operativa nei locali della ex scuola Ungaretti di via Salaria 1177. 

La Misericordia di Castel Giubileo sotto sfratto

Volontari che nel cuore di Castel Giubileo sono diventati un punto di riferimento per tutti, ben oltre la borgata: la Misericordia si occupa infatti di servizi sanitari, trasporto disabili, protezione civile e raccolta alimentare solidale del quale ad oggi si servono ben 43 famiglie. 

Ma non solo. La vecchia scuola Ungaretti dal 2015 è anche una casa di accoglienza per minori con malattie oncologiche in cura al Bambino Gesù e le loro famiglie, la Tartaruga Ohana. Tutto in modo gratuito. 

Sfratto per bambini malati e banco alimentare

Nei giorni scorsi l’avviso di sfratto esecutivo: la Misericordia dovrà lasciare i locali di proprietà di Roma Capitale entro il 31 gennaio. Ad abbattersi sull’associazione attiva nel quartiere periferico del Municipio III la delibera 140, quella sul riordino del patrimonio comunale partorita dalla giunta del Sindaco Marino  che ha avuto un’accelerata sotto l’amministrazione del commissario Tronca. Un provvedimento che a Roma da tempo fa tremare associazioni e realtà sociali. 

La delibera 140 si abbatte sulla Misericordia

E’ così anche per la Misericordia di Roma Castel Giubileo. Prima, nonostante gli affitti regolarmente pagati, la richiesta del Comune di 145mila euro e il rilascio dei locali: “Poi – spiega a RomaToday Dionisio Di Vito, governatore della Misericordia di Roma - dopo la sospensiva del Tar e il pronunciamento della Corte dei Conti che, riconoscendo la funzione sociale della struttura, ha annullato quella richiesta economica, è comunque arrivato lo sfratto”. Nei giorni scorsi il primo tentativo di mettere i sigilli, ma la presenza all’interno della ex scuola Ungaretti dei minori malati oncologici ha rimandato l’operazione. 

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Il grido di dolore dei volontari

La Misericordia di Roma Castel Giubileo resta tuttavia in bilico, con le ore contate. “Abbiamo ottenuto la concessione in modo regolare, alla sua scadenza ne abbiamo chiesto il rinnovo senza ricevere alcuna risposta e abbiamo continuato a pagare regolarmente come fatto nel corso di tutti questi anni. Adeguamenti Istat compresi. Ora ci cacciano” – il grido di dolore dei volontari. “Vogliamo che venga riconosciuta a pieno la nostra funzione sociale e che venga trovata una soluzione di buon senso: tutto quello che è stato costruito in quasi trent’anni non può essere messo alla porta così” – dicono Dionisio Di Vito e Ignazio Maddaloni. 

La richiesta del Municipio III al Comune: "Sospenda sfratto"

Una questione all’attenzione del Municipio III, volenteroso di salvaguardare il suo presidio sociale e solidale. In Aula un atto a firma dei consiglieri Angela Silvestrini, Yuri Bugli, Filippo Maria Laguzzi e Luigi Maio chiederà alla Sindaca e all’assessora a Patrimonio e Politiche Abitative un’ordinanza di sospensione dello sfratto e di “trovare un modo per definire una nuova assegnazione dei locali di via Salaria 1177 alla Confraternità” affinchè possa proseguire le proprie attività. 

“Il fatto che il Dipartimento Patrimonio del Comune non abbia già provveduto a rinnovare la locazione di quei locali a un'associazione che accogli bambine e bambini oncologici e le loro famiglie che vengono nella nostra città per ricevere le cure necessarie è disumano oltre che gravissimo. C'è però una gigantesca responsabilità politica che si assume chi questa città è chiamata ad amministrarla ed è per questa ragione che prego la Sindaca Raggi di voler intervenire più che prestissimo per assicurare la prosecuzione di questa attività nobilissima messa in piedi da volontari che mensilmente hanno sempre pagato l'affitto a Roma Capitale. Il rinnovo del contratto di locazione – ha detto il consigliere del Pd, Yuri Bugli - è una questione di civiltà e di umanità che non può essere negata per colpa dell'assurdità della ormai notoria delibera 40 che sta impoverendo il tessuto culturale e sociale della Capitale. L'idea di sfrattare una simile realtà – ha concluso - è inaccettabile per ogni cittadino romano”. 
 

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