rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica San Lorenzo / Via Cupa

Via Cupa, l'assessore dopo lo sgombero dei migranti: "Ci sono i fondi, presto struttura"

La replica del volontari di Baobab Experience: "Ecco spuntare i posti letto e ora un post che annuncia la risoluzione del problema transitanti a Roma. Ma l'amministrazione lo sa che i migranti ora sono in strada?"

"Il dialogo costante ha portato all'elaborazione di un progetto comune che, sulla base di quanto già realizzato in altre città e per il quale abbiamo ottenuto i fondi necessari, creerà un posto di accoglienza permanente per i migranti transitanti. Stiamo facendo un sopralluogo per decidere dove allestirlo". L'assessore al Sociale rompe il silenzio. Venerdì in tarda serata, a 12 ore dallo sgombero dei migranti da via Cupa, Laura Baldassarre lancia un messaggio sul suo profilo Facebook annunciando la svolta. 

Stando alle dichiarazioni sarebbero in corso sopralluoghi per trovare un tetto agli eritrei che per mesi hanno dormito sull'asfalto. Una novità rispetto a quanto detto agli stessi volontari di Baobab Experience. I primi di settembre il tavolo di confronto con Baldassarre si è chiuso con un nulla di fatto. Ora invece, dopo l'allontanamento da via Cupa, arriva un'altra verità: "La situazione dei migranti transitanti è stata uno dei nostri temi prioritari. Nella situazione che abbiamo ereditato, fin da subito è stata evidente che l'emergenza riguarda tutte le istituzioni competenti ai diversi livelli di governo. E dobbiamo aver cura e valorizzare la solidarietà espressa da cittadini ed associazioni nei confronti dei più fragili tra i migranti". Poi un elenco di cose fatte per l'accoglienza. 

"Queste le attività sin qui realizzate: abbiamo ampliato i numeri dell'accoglienza per questi migranti; garantito una presenza costante della sala operativa sociale; operato un raccordo con le altre Istituzioni (Prefettura e Questura, in particolare) per il passaggio dei migranti aventi diritto al sistema di accoglienza gestito dal Ministero dell'Interno; riattivato i soggetti firmatari del Piano di intervento socio sanitario; mentre una recente ulteriore azione è stata realizzata per ampliare i posti per l'accoglienza". Poi sempre su via Cupa: "Centinaia di persone negli ultimi giorni dormivano a via Cupa, un numero ben superiore a quello dei "migranti transitanti". Il nostro impegno è garantire i diritti a chi vuole legalità e giustizia sociale, evitando che situazioni di fragilità vengano strumentalizzate per finalità oscure. I migranti realmente "transitanti" sono stati accolti nelle strutture disponibili".  

LA REPLICA - Ma la risposta, durissima, arriva a stretto giro. "A poche ore dal blitz di ieri, ecco spuntare i posti letto ed ora un post che annuncia la risoluzione del problema transitanti a Roma. Chiediamo: è l’amministrazione a conoscenza del fatto che chi non voleva fermarsi in Italia e chiedere asilo è ora in strada? Cosa ne è stato delle persone accolte fino a quel momento nelle strutture che dovevano essere per migranti in transito? Che tutela riceveranno le persone che sono salite ieri sull’autobus della polizia sperando di riuscire a formalizzare la loro richiesta? E dove saranno accolti i nuovi transitanti, con i centri pieni?"

E ancora: "Venga, assessora, a constatare come adesso ci sia davvero un problema di igiene, decoro, ordine pubblico. Ora che i bagni pagati dai privati sono stati portati via, ora che non ci sarà un posto per delle brandine. Facile poi dire che chi accoglieva i transitanti e chi non aveva modo di chiedere asilo tenesse i migranti “con sé per oscure finalità”. Venga a vedere come sta una donna incinta quando viene spedita come un pacco da Como a Taranto e riprova a inseguire la sua libertà tra autobus, treni e trafficanti, quelli veri. Non le persone che il Comune ha incontrato dal 9 luglio al 12 settembre anche due volte a settimana, promettendo soluzioni a lungo e breve termine per i transitanti. Venga a vedere se l’inverno li fermerà. Venga a rendersi conto di come, ancora una volta, politici o tecnici, abbiate dato prova di cecità".

TENSIONI A TIBURTINA - Per il momento sono in strada, con il flusso di arrivi tra via Cupa e la stazione Tiburtina che ancora non si è fermato. I profughi continuano a passare da quella che orami è una tappa fissa, quel lembo di strada tra lo scalo ferroviario e il Verano. Ora in via Cupa non trovano più niente, ma i volontari hanno allestito un info point per l'accoglienza alla stazione. E proprio qui sabato sera decine di pattuglie di polizia sono intervenute per un'altra identificazione sui migranti già controllati venerdì. Non sono mancate tensioni. Sul posto anche i rappresentanti del II municipio, tra cui la presidente dem Francesca Del Bello. Oggi una conferenza stampa dei volontari. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Via Cupa, l'assessore dopo lo sgombero dei migranti: "Ci sono i fondi, presto struttura"

RomaToday è in caricamento