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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Metro C, non passa l'emendamento che avrebbe bloccato l'opera: via libera ai primi 166 milioni

Non è passata in commissione in Senato la norma firmata dalla senatrice Pd Zanoni che avrebbe rischiato di fermare i lavori. Sindacati sul piede di guerra: "Ora non ci sono scuse"

I lavori della metro C sono 'salvi'. E' stato ritirato l'emendamento alla Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio al Senato che avrebbe potuto bloccare, per l'ennesima volta, il pagamento dei lavori della metro C. L'emendamento infatti prevedeva, prima di dare il via libera al finanziamento, un ulteriore passaggio all'Authority per la vigilanza sui contratti pubblici.

Firmato dalla senatrice Pd Angela Zanoni, era ben visto dall'assessore al Bilancio capitolino Daniela Morgante, negli ultimi mesi impegnata in un lungo braccio di ferro con il 'collega' della Mobilità Guido Improta proprio sulla questione del pagamento per la Metro C. Un'opera che proprio non convince l'assessore-magistrato della Corte dei Conti tanto che la stessa avrebbe fatto pressione per l'approvazione del provvedimento in questione. La norma avrebbe fatto saltare il difficile accordo raggiunto in Campidoglio tra l'amministrazione capitolina e il consorzio metro C che prevedeva, dopo vari rinvii, lo sblocco di una prima tranche di pagamento tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre.

Al consorzio Metro C i soldi non sono ancora arrivati tanto che lunedì il raggruppamento di imprese formato da Vianini, Astaldi, Cmb e Ansaldo hanno minacciato l'ennesimo stop ai cantieri. Ma un passo avanti è stato fatto. Come comunicato dai sindacati i primi 166 milioni di euro sono stati trasferiti dall'amministrazione capitolina al Roma Metropolitame che a sua volta dovrà trasferirlo nelle casse del consorzio. Per Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil “non ci sono più alibi per nessuno”. E la consegna ad Atac della prima tratta Pantano-Centocelle porta i sindacati chiedere gli “ulteriori 300 milioni di euro che si aggiungono a quelli già disponibili per la tratta San Giovanni-Colosseo”.

I sindacati richiamano “al proprio senso di responsabilità le società, Vianini, Astaldi, Cmb e Ansaldo, quali soci del consorzio Metro C, ad attivarsi immediatamente affinché i cantieri riprendano le attività a pieno regime e per saldare gli stipendi di tutti i lavoratori presenti nell’opera, a qualsiasi titolo contrattuale”.

Sulla questione ieri è intervenuto anche il sindaco Ignazio Marino difendendo la correttezza dell'operato della sua amministrazione: “Come ha detto la stessa Corte dei Conti, noi abbiamo seguito un percorso rigoroso. Sono stato particolarmente felice che la Corte dei Conti e il procuratore nella loro relazione abbiano sottolineato il rigore e la severità del nostro percorso”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo eseguito tutte le verifiche necessarie e così ci comporteremo in futuro: noi vogliamo che l'opera abbia tempi di realizzazione certi e certamente vogliamo essere di stimolo, e non di ostacolo, per la realizzazione di un'opera così importante per le romane, i romani e i tanti turisti che giungono nella nostra città”.

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