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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Ripartono le talpe della metro C: next stop piazza Venezia, ma senza fondi resteranno sotto terra

Dicembre ultimo limite possibile. Al ministero tavolo tecnici in corso ma ancora i finanziamenti sono fermi

Mancherebbero gli ultimi 150 metri per l'arrivo finale a piazza Venezia. Se però i fondi necessari a proseguire i lavori non saranno sul tavolo a breve, le talpe giganti in acciaio che da mesi scavano le gallerie destinate ai binari, verranno interrate per ragioni di sicurezza, in eterno parte integrante dei resti archeologici della città. Eccolo, l'ennesimo allarme sul futuro della metro C: per la stazione della metropolitana di piazza Venezia, prossima tappa dopo i Fori Imperiali (la cui apertura è prevista entro il 2022) manca il via libera di Roma Metropolitane, oltre ai fondi mancanti per la copertura del progetto finale da parte del governo centrale. 

I tavoli tecnici sono in corso, dopo il deposito del progetto definitivo da parte di Roma Capitale. Ma il cambio di esecutivo a palazzo Chigi, con passaggio di testimone anche al dicastero competente da Danilo Toninelli, M5s, a Paola De Micheli, neo ministra in quota Pd, non ha certo accelerato i tempi. Si attendono risposte entro settembre. Ma il tempo stringe e la dead line è vicina.

Perché le talpe rischiano l'interramento

Le Tbm  (Tunnel Boring Machine) sono ripartite ieri con gli scavi, mancano 450 metri e arriveranno al Foro di Cesare. Qui a separarle da piazza Venezia solo altri 150 metri. Che rischiano di non essere percorsi. Sotto terra troppo a lungo però rischiano di provocare smottamenti e crolli sotterranei. E non possono essere estratte perché ancora non sarebbero in prossimità del "pozzo di estrazione" previsto per la fuoriuscita. Da qui l'urgenza di reperire al più presto i finanziamenti. Nel dettaglio, le talpe che lavorano sul binario dispari sono ripartite ieri e prevedono di terminare i lavori di scavo entro fine ottobre, da metà ottobre sarà la volta del binario pari, con fine prevista entro la prima settimana di dicembre. 

Se per quel periodo non saranno arrivati i fondi, si dovrà procedere con il tombamento dei "mostri" d'acciaio. E se fra qualche anno si volesse riaprire ipoteticamente il progetto e ricongiungere il tratto di metropolitana bisognerebbe andare nel verso opposto, da piazzale Clodio verso il centro, perché il tunnel resterebbe "tappato". Anche qui con spese aggiuntive e tempi dilatati. Sarebbe un bel disastro. E costerebbe circa 20 milioni di euro. Un conto salato quello finale di circa 64 milioni di euro. Dal canto suo l'assessore ai Trasporti ha sempre rassicurato: "Il progetto della metro C arriverà a piazza Venezia". E anche oggi dal suo staff il riscontro è ottimista. Resta l'allerta e l'unico dato di fatto: i finanziamenti ancora sono nella lista delle promesse.

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