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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Metro C, nuovo allarme delle imprese: "L'accordo non basta, cantieri a rischio a fine mese"

Il comitato che le rappresenta ha scritto una lettera a tutte le istituzioni: "Il risultato raggiunto martedì scorso non risolve il problema". Richiesto un incontro

L’accordo raggiunto tra sindacati e Campidoglio che ha portato alla riapertura dei cantieri della metro C non lascia tranquille le imprese affidatarie che hanno scritto una lettera alle istituzioni competenti: “Abbiamo la necessità di rappresentare la reale situazione economica e finanziaria dell’opera Metro C” scrivono. “La forte incertezza che grava da mesi sull’esistenza dei finanziamenti necessari alla prosecuzione dell’opera ha creato un clima di sfiducia da parte di fornitori, sub affidatari e di istituti di credito che in un particolare momento di congiuntura negativa, non consente alle imprese affidatarie di disporre delle risorse finanziarie necessarie agli approvvigionamenti, al pagamento degli stipendi, dei contributi e delle tasse, anche con l’approssimarsi  delle scadenze di fine anno” si legge nella lettera.

RICHIESTA INCONTRO - Il motivo di tale comunicazione, come si legge, è da rintracciarsi nel fatto che al termine della giornata di protesta di martedì scorso il comitato delle imprese affidatarie “non è stato ricevuto dal sindaco” che ha invece sostenuto un lungo incontro con i sindacati presenti. Così le imprese chiedono di essere ricevute e ascoltate.

GUARDA IL VIDEO: "Il sindaco non ci ha degnato nemmeno di uno sguardo"

LA LETTERA – Lungo l’elenco delle istituzioni cui è indirizzata la missiva: al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, al sindaco di Roma, Ignazio Marino, all’assessore alla Mobilità Guido Improta, al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al suo assessore ai Lavori Pubblici Fabio Refrigeri. Infine la lettera è stata inviata anche ai sindacati Fenea Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, a Roma Metropolitane e al consorzio Metro C, general contractor dell’opera.  

CRITICITA’ – Per il comitato delle imprese affidatarie “Il risultato raggiunto con gli accordi di martedì scorso, che ha consentito di far percepire agli operai le mensilità arretrate, non risolve il problema più grave della liquidità necessaria al proseguimento dei lavori, con l’effetto della sostanziale chiusura di tutti i cantieri per indisponibilità di mezzi, materie prime e carburante” si legge nella lettera. “Il protrarsi di questa situazione porta all’inevitabile chiusura di molte imprese e alla perdita del lavoro degli operai impegnati”.

CHIUSURA CANTIERI – Drammatica la conclusione a cui arrivano le imprese affidatarie: “L’esaurimento delle scorte presenti in cantiere non consente di proseguire le attività in corso oltre il 30 novembre” scrivono Non escludendo nemmeno, così come previsto dall’art. 20 D.L. n. 185/2008 “Legge Obiettivo”, di procedere con il commissariamento.

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