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Metro C, braccio di ferro tra il consorzio e il Campidoglio: "Comune inadempiente"

Il general contractor punta il dito contro l'amministrazione che rivendica il mancato rispetto dell'accordo del 13 novembre scorso. Intanto i sindacati hanno chiuso i cantieri a oltranza

Continua il braccio di ferro attorno alla Metro C. La giornata di ieri, iniziata con il grido di battaglia dei sindacati che, di fronte al mancato pagamento degli stipendi, hanno bloccato nuovamente i cantieri, si è chiusa con un botta e risposta a distanza tra il Consorzio Metro C e il Campidoglio. Il primo punta il dito contro il secondo: “Il comune di Roma, attraverso Roma Metropolitane, si è reso inadempiente per l'intero pagamento di € 297 milioni (270 mln + 27 mln di IVA) adducendo la necessità di ulteriori controlli” si legge in una nota. L'assessore alla Mobilità Guido Improta invece lamenta la mancanza di rispetto degli accordi del general contractor: “Durante la riunione del 13 novembre il consorzio aveva risposto positivamente alla richiesta che era stata fatta dai sindacati. Oggi registriamo che entrambe le situazioni che sono nella responsabilità di Metro C non si sono realizzate”.

L'ACCORDO - L'accordo siglato in Campidoglio infatti garantiva il versamento del finanziamento da parte del Comune di Roma entro la fine del mese. Intanto Metro C avrebbe anticipato i soldi alle imprese appaltatrici per versare gli stipendi degli operai che non sono pagati dall'agosto scorso. Da un parte il Campidoglio, che passa la palla anche al Ministero, dall'altra il general contractor che ha in consegna l'opera formato dai colossi del settore Astaldi, Ansaldo, Vianini, Ccc e Cmb. In mezzo i sindacati che ieri hanno annunciato una protesta a “oltranza”. Come comunica Improta, in serata, proprio perché il Consorzio non si è presentato, è saltato anche un incontro sul tema del progetto definitivo dell'infrastruttura.

METRO C - A Metro C si “richiedono ancora una volta prestazioni non dovute” si legge in una nota del general contractor. “Ai primi di luglio il Comune di Roma ha differito i pagamenti pattuiti dichiarando di dover effettuare controlli sulla regolarità della pratica. Dopo oltre un mese, non avendo avuto alcun riscontro sull'esito dei controlli, Metro C ha dovuto sospendere i lavori anche a seguito della richiesta di rientro parziale effettuata dalle Banche” continua la nota. “Nel mese di settembre il Comune ha chiesto e ottenuto di modificare, in pendenza del blocco del pagamento, alcuni punti del contratto pervenendo a una scrittura tra Roma Metropolitane (100% del Comune di Roma) e Metro C in data 8 settembre” che fissava la data del pagamento entro il 13 ottobre.

Prosegue la nota: “Sulla base di tale impegno Metro C ha ripreso i lavori ed emesso le fatture certificate dal committente in relazione alle quali ha versato IVA per 27 milioni di euro. Il comune di Roma, attraverso Roma Metropolitane, si è reso inadempiente per l'intero pagamento di € 297 milioni (270 mln + 27 mln di IVA) adducendo la necessità di ulteriori controlli. Ciò nonostante il fatto che dopo cinque mesi di verifiche non fosse stato trovato niente di irregolare dal momento che Metro C non ha ricevuto alcuna contestazione. Metro C ha dovuto fermare di nuovo i lavori in attesa che finisca il palleggio delle responsabilità”. Infine gli operai: “Si precisa altresì che gli operai non pagati non sono dipendenti di Metro C ma delle imprese appaltatrici”.

ASSESSORE IMPROTA - Dura la risposta dell'assessore alla Mobilità: “Bisogna capire se rispetto a interessi rilevanti in campo ci sono delle ragioni che possono indurre le parti a cambiare gli atteggiamenti. Il Campidoglio ha l'interesse di vedere l'opera realizzata. A questo punto penso sia il ministero, nella sua qualità di soggetto che istruisce le grandi opere per il Cipe, che cercherà di capire le intenzioni di Metro C”. L'assessore rivendica l'accordo del 13 novembre scorso durante il quale “il consorzio aveva risposto positivamente alla richiesta che era stata fatta dai sindacati. Oggi registriamo che entrambe le situazioni che sono nella responsabilità di Metro C non si sono realizzate: ovvero il pagamento degli stipendi e l'assenza alla riunione di oggi al ministero”. Conclude Improta: “Per quello che riguarda il Comune, abbiamo detto che entro il 30 novembre si sarebbero create le condizioni per pagare. Oggi siamo al 21 e forse è Metro C che ha qualche problema che andremo a capire di che natura sia".

Improta ha parlato anche di un appuntamento già fissato “da tempo per approfondire le tematiche legate al progetto definitivo che Metro C aveva presentato al ministero. Solo che la riunione non si è potuta tenere perché il consorzio non si è presentato” spiega l'assessore. "Lunedì 18 novembre abbiamo fatto un'importante riunione al ministero dove erano presenti tutti gli enti finanziatori e autorevoli rappresentanti della ragioneria del ministero dell'Economia. L'esito di quella riunione è stato assolutamente soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti. Abbiamo avuto la certezza che ci sono tutte le risorse disponibili, impegnate e stanziate, per quanto riguarda i lavori fino a Colosseo. Era un punto che non si faceva da tanti anni. Oggi avremmo iniziato a lavorare su quello che deve succedere da Colosseo a piazza Venezia ma purtroppo c'è stata una battuta d'arresto. Penso recupereremo nei prossimi giorni".

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