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Metro C, Roma Metropolitane: "Fondi sbloccati entro l'11 novembre"

A parlare il direttore generale Luigi Napoli in occasione della commissione Mobilità alla Regione Lazio. Assenti gli assessori capitolini Improta (Mobilità) e Morgante (Bilancio)

Fondi sbloccati entro l'11 novembre con la nuova tratta Pantano-Lodi aperta al pubblico entro il 30 settembre prossimo. C'è la Metro C al centro della commissione regionale Mobilità che si è tenuta questa mattina alla Pisana. A parlare il direttore generale di Roma Metropolitane Luigi Napoli che ha risposto alle domande dei consiglieri presenti. Alla riunione, coordinata dal presidente della commissione Enrico Panunzi (Pd) hanno preso parte tra gli altri il direttore generale di Roma Metropolitane Luigi Napoli e l'assessore ai Trasporti Michele Civita. Attesi anche gli assessori capitolini Guido Improta (Mobilità), e Daniela Morgante (Bilancio), che però non vi hanno partecipato.

FONDI SBLOCCATI - Napoli ha spiegato che “la prima tranche dei 230 milioni, nell'ordine di circa 203 milioni, si dovrebbe sbloccare entro l'11 o comunque entro la prima quindicina. Quando il ragioniere mette la firma, la tesoreria del Comune versa sui nostri conti correnti l'importo e noi paghiamo il contraente” ha affermato al margine dell'incontro.

LE RICHIESTE DEL CONSORZIO - Da Roma Metropolitane fanno sapere che “oltre ai 230 milioni, nell'accordo del 9 settembre sono riconosciuti anche 90 milioni di maggiori oneri inerenti alla funzione di contraente Generale. Questa parte però per poter essere corrisposta deve passare attraverso una procedura Cipe. Rispetto al quadro economico già finanziato questi 90 milioni non costituiscono un aggravio”. Questi 90 milioni facevano parte delle richieste del consorzio:  "Il contraente avanzò queste pretese fin dal 2007 e il collegio arbitrale riconobbe circa 18 milioni attraverso un lodo che però si riferivano a somme maturate fino al 31 dicembre 2008. Dopo, il contraente avanzò un'altra richiesta per maggiori oneri relativamente al periodo successivo, fino ai lavori di oggi, per un ammontare complessivo di 152 milioni. Noi sicuramente avremmo dovuto pagare 18 milioni, con l'accordo di settembre siamo arrivati a un importo di circa 71 milioni, al posto della richiesta di 152. Abbiamo ottenuto anche la cancellazione di altri 252 milioni di ulteriori riserve”.

IL CRONOPROGRAMMA - Napoli ha inoltre parlato della nuova tempistica con cui verranno portati a termine i lavori: “Completamento della prima tratta, da Pantano al Parco di Centocelle entro dicembre con l'avvio della fase di pre-esercizio che durerà verosimilmente fino a giugno e che si ricollegherà poi con il pre-esercizio della tratta successiva, da parco di Centocelle a Lodi. Quindi la prima tratta non verrà aperta al pubblico, verrà aperta al pubblico la macro-tratta da Pantano a Lodi presumibilmente entro il 30 settembre 2014 anche se potrebbe succedere prima” ha spiegato. 30 giugno 2015 è invece la scadenza per aprire agli utenti la tratta fino a San Giovanni. “La linea entrerà in esercizio a Lodi con una frequenza di sei minuti primi e resterà tale anche in una prima fase a S. Giovanni fino al 2018, quando si arriverà a 4 minuti primi, infine, quando si arriverà a piazza Venezia nel 2020 porteremo il servizio a tre minuti primi". Interpellato sul motivo dei minuti a San Giovanni, Napoli ha risposto: "Perché la stazione non ha uno scambio davanti e i treni faranno un servizio shuttle, arrivano e tornano sullo stesso binario. Dopodichè c'è uno scambio prima di Lodi per inserirsi sul corretto tracciato". A breve apriranno anche i cantieri al Colosseo: “Contiamo di avviare nei prossimi giorni il cantiere di via dei Fori Imperiali, un cantiere importante che verrà realizzato per fasi successive”.

POLEMICHE - La decisione di sospendere i cantieri non è piaciuta a Napoli: “La nuova amministrazione ha voluto giustamente entrare nel merito, essendo del Comune l'impegno più rilevante, di 157 milioni dell'accordo transattivo. E' iniziata una fase di ulteriore confronto e ci sono stati momenti anche duri tra noi e il General Contractor" di fronte alla quale “il contraente generale ha inteso unilateralmente prendere la decisione di sospendere i cantieri". E, infine: "A fronte di tutti i pagamenti fatti, sempre puntuali, perché dobbiamo subire queste pressioni dal punto di vista del lavoro e dei lavoratori?". Per Napoli, se il contraente generale decidesse di abbandonare la realizzazione dell'opera “creerebbe un danno mostruoso” perché “l'opera è incompleta e non si può andare in esercizio, ma noi la tratta Pantano-San Giovanni l'abbiamo pagata tutta”.

MANCA IL COMUNE - Di fronte all'assenza della rappresentanza comunale, il presidente della commissione Panunzi si è dimostrato polemico: "Il quadro che emerge per chi apprende per la prima volta queste tematiche è soggetto a interpretazioni che vedono più attori. E' indubbio che la presenza o la mancata presenza del Comune di Roma è fondamentale. Sono due volte che convoco il Comune e lo farò la terza e la quarta volta. Dobbiamo tenere insieme un territorio”.

I CONSIGLIERI - L'audizione è stata generata dalla richiesta formulata da diversi consiglieri regionali, primo firmatario Antonio Aurigemma (Pdl) che ha evidenzato: "La Regione Lazio fa parte dei tre enti finanziatori dell'opera. Il Comune di Roma è chiamato a spiegare per quale motivo non intende ottemperare agli impegni assunti con delibera Cipe. Il blocco dei cantieri comporterà non solo la mancata realizzazione di un'opera fondamentale per Roma, ma anche un enorme problema occupazionale, basti pensare che sono circa 3000 persone, tra dipendenti diretti e indotto interessati da questa infrastruttura".

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