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Metro B1: "Flop delle opere accessorie. Sei lavoratori già licenziati"

La denuncia è dei sindacati romani dell'edilizia Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Causa vertenza tra Roma Metropolitane e il consorzio Salini e la scadenza del contratto il 19 agosto, le opere accessorie sono a rischio

Si torna a parlare, male, di metro B1. Dell'opera i romani ricorderanno fin troppo bene la partenza a singhiozzo con infinite attese alle banchine. Correva l'estate del 2012. A due anni di distanza da quella faticosa messa in esercizio, con polemiche politiche infinite, il flop stavolta è delle opere accessorie, con lavoratori che hanno già perso il posto o che lo rischiano. A lanciare l'allarme i sindacati romani dell'edilizia Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

"Questa volta si tratta dei parcheggi di Conca d'Oro e Annibaliano - si legge in nota - legati al prolungamento della linea di trasporto metropolitano B1 da Conca d'Oro a Jonio, tuttora in fase esecutiva, assieme ai lavori di sistemazione delle aree esterne della stazione Jonio, del fabbricato destinato ad accogliere gli esercizi commerciali della zona, nonchè delle aree superficiali dei pozzi lungolinea".

Un contenzioso di natura economica tra Roma Metropolitane e il consorzio di imprese esecutrici dell'appalto, capitanata da Salini spa, sarebbe all'origine del blocco dei lavori. Poco importa ai sindacati cosa ci sia dietro la vertenza: il 19 agosto scade il contratto e il rischio impellente è che i romani si trovino con le solite opere incompiute al seguito, in barba ai disagi sostenuti per lungo tempo dai cittadini residenti nel quartiere, dalle attività commerciali della zona, dal traffico locale e dall'intera cittadinanza, "vera finanziatrice dei lavori".

"Dopo l'incredibile serie di disguidi tecnici che l'estate scorsa ha caratterizzato la messa in esercizio della tratta Bologna-Conca d'Oro della linea B1- dicono ancora i sindacati- ora anche il relativo prolungamento fino alla stazione Jonio rischia di rivelarsi assai problematico. Ennesimo flop della mobilità in salsa capitolina. Pesanti le ripercussioni sul piano occupazionale, tra lavorazioni dirette e indotto, per un settore, l'edilizia, in crisi per il sesto anno consecutivo e ormai sull'orlo del collasso".

"Non sono possibili previsioni in ordine alla tempistica di risoluzione della controversia tra la stazione appaltante e le imprese esecutrici, ma i contratti in essere scadranno il prossimo 19 agosto. Sono già iniziati i primi licenziamenti" dichiarano Roberto Di Marco della Feneal Uil di Roma, Alessandro Rinaldi della Filca Cisl di Roma, e Alioscia De Vecchis della Fillea Cgil di Roma e Lazio.  

Le persone mandate a casa sono già sei su un totale di cinquantasei di lavoratori. "Non possiamo permettere la perdita di ulteriori posti di lavoro nè l'ennesimo sperpero di denaro pubblico. Chiediamo al Comune di Roma la convocazione immediata di un tavolo, anche con la presenza di Roma Metropolitane, per discutere dei parcheggi e delle altre opere legate al prolungamento della linea B1 e del futuro occupazionale delle maestranze coinvolte".

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