rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Rom, sui mercatini Tronca indietreggia: "Solo se merce è legale"

Con una determina dirigenziale, il commissario sui mercatini rom fa aggiungere la specifica sulla provenienza per placare le polemiche delle ultime ore. Il senatore Andrea Augello: "Difficilissimo da applicare"

Mercatini dei rom legalizzati con un bando? Tronca cambia in corsa per placare le polemiche. Ieri pomeriggio la determinazione dirigenziale del dipartimento Politiche sociali che ha modificato l'avviso di gara per la gestione dei campi rom fino al 2017. Riutilizzo di cose usate e loro vendita sì, ma solo se è "dimostrabile la provenienza legale". 

Il passaggio incriminato che ha sollevato il polverone si trova nei capitolati di gara, al paragrafo "promozione lavoro", dove si parla di attività "volte al recupero di cose usate per il riutilizzo, attraverso l’organizzazione di mercatini". E' bastato qualche titolo di giornale per far scoppiare la bagarre. Alfio Marchini in prima fila: "Tronca fermi la legalizzazione dei mercati Rom abusivi" e ancora, in riferimento alle borse lavoro: "Parlare di un incentivo di 400 euro al mese per loro è un insulto ai romani che non arrivano a fine mese". 

Poi Alessandro Onorato: "Questi spazi vanno chiusi, non legalizzati". E infine il senatore Andrea Augello, di Area Popolare, che ha depositato un'interrogazione in cui chiede al Ministro dell'Interno se intenda "sospendere l'atto per valutare al meglio i rilievi posti", non convinto nemmeno di quest'ultima correzione sulla "provenienza legale" della merce: "E' una precauzione di difficilissima attuazione". 

In tutto questo, in pochi sottolineano che forse lo scandalo è a monte. Più che dei mercatini che diventano legali, dovremmo preoccuparci dell'ennesimo bando di gara che consegna alle cooperative la gestione dei villaggi attrezzati. L'Europa ci chiede la chiusura, la magistratura definisce "discriminatori" i comportamenti attuati all'interno dei campi, le forze politiche, se anche con ragioni e argomenti diversi, non fanno che inneggiare allo smantellamento. Eppure, il 21 marzo scade l'avviso. Si torna indietro alla preistoria, in barba a Mafia Capitale che sui rom e rifugiati, si sa, ha fatto affari d'oro. 

Così il segretario dei Radicali Italiani: "Il nuovo bando di Roma Capitale per la gestione dei campi, se almeno sulla carta parte da premesse diverse rispetto al passato, nel concreto non segna alcuna discontinuità con l'approccio scellerato degli ultimi anni, grazie al quale sono stati letteralmente sperperati centinaia di milioni di euro senza risolvere alcunché, né affronta il nodo cruciale della questione: il superamento definitivo dei campi e dell'odioso sistema d'affari legato alla gestione e ai servizi". E ancora: "Alla gara, infatti, potranno partecipare esclusivamente società, cooperative e altri enti che abbiano esperienza triennale in interventi sociali nei villaggi: in altre parole, gli stessi soggetti che sono corresponsabili dello sfascio perpetrato a Roma in questi anni. Quasi una scelta da campagna elettorale. Che motivo c'era per un commissario in carica ancora 4 mesi di concedere appalti pluriennali?"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rom, sui mercatini Tronca indietreggia: "Solo se merce è legale"

RomaToday è in caricamento