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Mense scolastiche, presidio in Campidoglio: "Il bando del Comune abbassa la qualità dei servizi"

Protestano i sindacati: "Lesi i diritti dei lavoratori". E per il 30 e 31 annunciano uno sciopero

Nuova protesta questa mattina in Campidoglio contro il bando per le mense scolastiche della Capitale. A scendere in piazza i lavoratori impiegati negli istituti romani, organizzati dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Uiltrasporti Uil, delle segreterie di Roma e Lazio. "Un bando di gara vergognoso che non garantisce diritti salariali e occupazionali e allo stesso tempo abbassa la qualità dei servizi", la denuncia delle organizzazioni dei lavoratori. Il settore coinvolge 2500 lavorartori e migliaia di famiglie e bambini.

Non è la prima protesta e non sarà nemmeno l'ultima. Già gli scorsi 13 e 14 maggio, giorni in cui sono state aperte le buste per l'aggiudicazione della gara, si era tenuto un presidio all'assessorato alla Persona e alla Scuola del Comune di Roma per chiedere di ritirare il bando. "Questo bando ci preoccupa perché presenta un costo a pasto molto basso, che difficilmente garantirà qualità al servizio. Inoltre fissa lo stesso costo anche per gli asili nido, che hanno sempre avuto un costo più alto rispetto alle scuole materne", spiega Elena Schifino, segretaria regionale della Filcams Cgil di Roma e del Lazio. Le conseguenze, continua la sindacalista, si peseranno anche sui lavoratori.

"Il bando presenza clausole sociali molto deboli. Sono state escluse circa 330 lavoratrici delle scuole autogestite, che comunque svolgono il servizio per il Comune, e rischiano di restare fuori anche i 170 cuochi che fino a oggi sono stati dipendenti di Multiservizi. Nonostante i 20 di attività alle spalle, queste persone non hanno tale qualifica e anche se assorbite saranno demansionate, assunte come semplici addetti mensa". Per questo, i sindacati hanno deciso di indire uno sciopero di due giorni, e per l'intero turno, per il 30 e il 31 maggio. 

Il bando è stato "contestato fin dal 2017, anno in cui è stato pubblicato. In questi anni abbiamo avuto diversi incontri con il Comune ma non abbiamo ottenuto alcuna modifica. Così oggi scendiamo in piazza per chiedere al Campidoglio una presa di posizione politica e alle famiglie di essere coscienti di ciò che sta accadendo".

Stefano Fassina, consigliere di Sinistra per Roma e deputato LeU, dichiara: "Sono circa 3000 persone vittime, ancora una volta, di appalti al massimo ribasso che acuiscono lo sfruttamento del lavoro e degradano gli alimenti serviti negli asili nido, nella scuola d’infanzia e primaria. Presenteremo un’interrogazione urgente. Ma oltre al problema dell’ennesimo cambio appalto, va affrontato il nodo strutturale: i servizi fondamentali di responsabilità del comune di Roma devono essere rei-internalizzati". 

Attacca anche Fratelli d'Italia, per cui hanno parlato il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, la consigliera comunale e vice presidente della commissione Trasparenza, Rachele Mussolini, e il capogruppo capitolino Andrea De Priamo: ''Si profila una palese violazione dello statuto dei lavoratori e dei diritti degli stessi. In attesa di sapere la risposta dell'Anac alla segnalazione fatta dalle sigle sindacali sulla vicenda", Fdi depositerà sia interrogazioni sia "al governo per capire se sia a conoscenza della grave situazione e che cosa intendano fare al riguardo", e una alla sindaca Raggi. 

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