Meleo striglia Atac: "Accelerare con manutenzione". A novembre 40 bus in più

Ancora disagi, ancora attese, ancora resse alle banchine. Il servizio di trasporto pubblico della Capitale sta mostrando per l'ennesima volta, con il rientro dalle ferie estive, le falle accumulate in anni di fallimenti. E il caos odierno rischia di essere minimo rispetto a quello previsto con l'inizio della scuola, il 15 settembre. 

Le corse dei bus sono state riprogrammate dallo scorso lunedì, con "l'operazione verità" avviata dalla giunta Cinque Stelle: troppe vetture guaste per coprire il numero di corse previste? Diciamo ai cittadini come stanno le cose, e informiamoli della reale quantità di giri che i mezzi a disposizione riescono a fare. Questa in sostanza la mossa voluta dall'assessore Meleo e dal presidente della Commissione Mobilità, Stefàno. Ma per intervenire concretamente e alleviare i disagi, tocca aspettare ancora. 

Circa la metà delle vetture del parco macchine Atac rimane ferma, guasta, nei depositi. Parliamo di un numero che si aggira intorno ai 900 mezzi su quasi 2000 disponibili. E i bus che sono in strada, quelli superstiti ma comunque vetusti, "camminano" h24, esponendosi ancora di più ai rischi di rotture durante la corsa. Al momento i fondi, pochi, che erano disponibili per la manutenzione dei bus sono stati stornati sui cantieri per la metro A, onde evitare ulteriori stop sulle linee sotterranee. 

Di ieri pomeriggio il vertice tra Meleo e la dirigenza della municipalizzata, aspettando l'insediamento ufficiale del nuovo amministratore unico, Manuel Fantasia. Un faccia a faccia organizzato per chiarire quali sarà il modus operandi nell'immediato futuro, e per chiedere di accelerare le operazioni di manutenzione straordinaria. "Entro novembre arriveranno 40 nuovi bus dei 150 previsti" ha assicurato la titolare alla Mobilità, ribadendo ancora una volta: "Non abbiamo tagliato le corse, non c'erano neanche prima".