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Sanità, al San Camillo una App per identificare i feriti nei maxi-disastri

L'assessore D'Amato: "Operazioni più immediate e puntuali rispetto al cartaceo"

Una App per tracciare e identificare le persone coinvolte in maxi emergenze. E' quanto è stato testato mercoledì scorso, per la prima volta, nel corso di una simulazione di un crollo di una palazzina e la conseguente attivazione del Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti (Peimaf) presso l'ospedale San Camillo, che è hub di secondo livello e tra quelli individuati per la gestione di eventuali maxi emergenze (disastri) in collaborazione con l'Ares 118. Nello specifico è stato simulato l'arrivo di 4 codici rossi, 4 gialli, 10 verdi e venti visitatori/parenti in cerca di informazioni. 

"La App permette di tracciare informaticamente con l'utilizzo di tablet ogni singolo paziente coinvolto nella maxi-emergenza con la possibilità di effettuare delle foto ai feriti per la loro identificazione. Un sistema innovativo che ci permette di superare l'utilizzo del cartaceo e rende le operazioni di soccorso più immediate e puntuali", ha spiegato l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato. 

L'esercitazione si è svolta in due fasi: la prima con la simulazione di un crollo di una palazzina presso via Portuense che ha visto un primo soccorso e l'estrazione dei feriti ed una seconda fase con il trasporto dei feriti presso il San Camillo e il trattamento in pronto soccorso. Per l'esercitazione è stato coinvolto il personale sanitario in particolar modo nell'area delle emergenze come il Pronto Soccorso e l'Ares 118 ha messo in campo un Posto Medico Avanzato per il trattamento e la stabilizzazione dei pazienti sul posto; 2 Automediche; 1 Ambulanza medicalizzata; 2 Ambulanze infermieristiche.

All'arrivo in pronto soccorso dei feriti al San Camillo è stato attivato il piano Peimaf che prevede la redistribuzione delle aree del pronto soccorso per consentire l'accettazione, triage e trattamento delle vittime simulate. Contemporaneamente presso l'atrio della Piastra è stata attivata la procedura per la presa in carico dei familiari e parenti in cerca di informazioni sui feriti e assistiti dagli psicologi. 

"Voglio ringraziare tutti i volontari della Croce Rossa, della Protezione civile, i Vigili del Fuoco, gli psicologi e soprattutto il personale dell'Ares 118 e del San Camillo per l'impegno e la professionalità dimostrata. Si tratta di operazioni di addestramento molto importanti poiché rappresentano la migliore preparazione possibile per l'eventualità di un disastro reale", ha commentato ancora D'Amato. 

"E' importante sottolineare" conclude D'Amato "che durante l'esercitazione non è mai stata interrotta la regolare attività dell'ospedale San Camillo tanto è vero che durante le operazioni sono arrivati diversi pazienti e tra loro sono stati trattati anche 3 codici rossi reali".

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