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Matrimoni gay, la denuncia di Italia Cristiana: "Marino indagato"

Il movimento politico ha presentato "una denuncia in Procura per peculato e abuso d'ufficio". La notizia però non è confermata dal Campidoglio

Tornano al centro delle polemiche le trascrizioni dei matrimoni gay effettuate dal sindaco Ignazio Marino lo scorso 18 ottobre. E proprio il primo cittadino, secondo il movimento politico 'Italia Cristiana' che ha presentato una denuncia in Procura, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati. A comunicarlo è la stessa associazione: “Dopo la nostra denuncia contro il sindaco di Roma Ignazio Marino per i reati di peculato e abuso d'ufficio, in relazione alle trascrizioni dei matrimoni omosessuali il Primo Cittadino è stato iscritto nel registro degli indagati” spiega il responsabile di Italia Cristiana Fabrizio Verduchi. La denuncia è stata presentata “in accordo con il responsabile dell'ufficio legale avv. Massimiliano Tedeschi”.

Continua Verduchi: “A coordinare le indagini è il Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma Roberto Felici. Marino” aggiunge Verduchi “se condannato dovrà espiare una pena da 3 a 10 anni con interdizione dai pubblici uffici”. La notizia, per il momento non è confermata dal Campidoglio ed è stata diffusa solo da Italia Cristiana mentre al Gabinetto del Sindaco ancora non sarebbe arrivata alcuna notifica.

Attacca il consigliere regionale Fabrizio Santori: “Era apparso come ideologico, mediatico ed esulante dalle competenze di un primo cittadino, oltre che illegale, e finalmente accolgo con soddisfazione l’indagine della Procura di Roma per peculato e abuso d’ufficio” si legge in una nota. “Invece di vestire i panni del Dottor Stranamore il Sindaco si occupi una volta per tutto delle questioni di sua competenza e lasci fare ad altri il proprio lavoro. Di certo in vacanza e da Boston a 6.500 Km di distanza, mentre la città è in una profonda crisi di gestione, non è facile”.

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