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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Marino è tranquillo, Renzi 1 non fa paura: "Resterò fino 2023"

Conferenza stampa in Campidoglio sul rilancio di Ama: "Abbiamo fatto reset e ricominciato". Una risposta al premier? Il sindaco non commenta. "Un chirurgo si giudica alla fine"

Il nuovo corso nella gestione del personale. L'aumento consistente della percentuale di raccolta differenziata. La lotta all'evasione. Le gare ad evidenza pubblica che hanno sostituito le assegnazioni dirette. Parte dalla 'nuova' Ama la controffensiva del sindaco Ignazio Marino, messo alla prova nelle scorse ore dal 'fuoco amico' del premier Matteo Renzi. “Abbiamo interrotto per sempre un circuito perverso che aveva coinvolto la cattiva politica e gli affari e gli interessi criminali. Abbiamo interrotto antichi monopoli e oggi capirete come abbiamo cambiato pagina e fin dove siamo arrivati”. Una risposta alle bordate del premier? Marino continua a non rispondere e tira dritto. Altro che dimissioni. “Sono qui per restare fino al 2023”. La linea è quella del 'no comment' e ai giornalisti sono concesse solo domande sul tema. Anche al termine conferenza, il sindaco fila via senza essere avvicinato da tv e giornalisti. Solo una considerazione, seppur figurata, Marino se la lascia sfuggire. “Giudico l'intervento di un chirurgo alla fine, quando il paziente dopo la rianimazione abbraccia i familiari e torna a casa”. Al suo fianco l'assessore all'Ambiente Estella Marino, il presidente di Ama Daniele Fortini e il direttore generale Alessandro Filippi. 

TUTTI I DATI PRESENTATI NEL CORSO DELLA CONFERENZA

Cuore della conferenza stampa le azioni e i numeri di due anni di 'risanamento'. E un vanto è la 'pulizia' interna, non solo quella delle strade. Marino ricorda orgogliosamente la cacciata di Franco Panzironi, “lo ritenevo non in grado di governare nessun ramo aziendale del Comune, ma non immaginavo né sapevo che sarebbe stato arrestato e condannato a 5 anni: non è una gara, ma su questo sono arrivato due anni prima della magistratura”. Sulla stessa linea anche Fortini: “Il 10 aprile ho consegnato ai magistrati di mafia capitale tre dossier tra cui questo (quello relativo alla gara del 2011 sul noleggio di 28mila cassonetti per 48 milioni, ndr)”. E ancora su Parentopoli: “Se sarà confermato il convincimento che le 41 assunzioni sono state compiute in modo illegittimo, quelle persone saranno licenziate da Ama”. E ancora con i sindacati: “Presto arriveremo al contratto di secondo livello aziendale che ci permetterà di fare pulizia di 42 accordi sindacali e di risparmiare 27 milioni di euro all'anno”. Annuncia Fortini: “Mai più compensi a pioggia a gruppi e a caste non motivati dall'interesse dell'azienda a crescere e a servire la città”. 

Dalla gestione del management agli appalti passando per l'utilizzo delle nuove tecnologie per la pulizia nelle strade. Le slide scorrono con dati, azioni intraprese, successi e obiettivi futuri. Marino allontana le critiche e difende la sua svolta. “Credo che la parte buona della città, che è la stragrande maggioranza, stia comprendendo il cambiamento radicale e strutturale che è in atto”. È un azzeramento. “Come se avessimo dovuto fare reset con un pc. Si deve ricominciare”. E a chi lo ha incalzato sull'appoggio dei partiti della coalizione ha risposto: “I partiti politici che sostengono me e il mio governo sono assolutamente convinti che dobbiamo proseguire questa azione di risanamento e i partiti trovano il loro sostegno nella gente perbene”. L'ultimo paragone abbandona il terreno, a lui più conosciuto, della medicina ed entra in quello politico. “La Roma che abbiamo trovato era nelle stesse condizioni dell'Italia che ha ereditato Mario Monti da Silvio Berlusconi. Anzi forse peggio. Qui c'erano stati i ladri e noi dovevamo prendere decisioni”.

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