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Salva Roma, presentato a Palazzo Chigi il Piano di rientro: "Tagli per 450 milioni di euro"

Il sindaco ieri ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio: lotta agli sprechi e cura dimagrante per le municipalizzate

450 milioni di euro di tagli in tre anni. Via gli sprechi. Accorpamenti, fusioni e liquidazioni per circa venti partecipate capitoline. È ormai tracciato il Piano di rientro di Roma Capitale che il sindaco Ignazio Marino e l'assessore al Bilancio Silvia Scozzese hanno illustrato ieri al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Per ora solo una bozza che però è stata giudicata positivamente dal braccio destro del premier Mattero Renzi: “Abbiamo buon materiale su cui lavorare”. Prima dell'incontro a Palazzo Chigi, in mattinata in Campidoglio il primo cittadino e Silvia Scozzese avevano incontrato il sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini: “Abbiamo sistemato i punti centrali del piano e Legnini lo ha definito molto appropriato” ha commentato Marino. “Io penso che rappresenti una vera e propria rivoluzione per Roma”.

IL PIANO – Marino ieri ha anticipato le linee guida del provvedimento.“Abbiamo esposto a Delrio tutti i punti del piano di rientro e l'analisi su come si è creato il disavanzo. Gli abbiano detto che vogliamo transitare dalla spesa storica ai fabbisogni standard della città”. Così basta spese inutili e sprechi. In totale, nei prossimi tre anni, i tagli ammonteranno 450 milioni di euro. Nel mirino anche le società partecipate da Roma Capitale che, come già annunciato nei giorni scorsi, verranno sottoposte a una corposa cura dimagrante tra dismissioni, accorpamenti e fusioni. “Abbiamo elencato tutte le società che intendiamo dismettere” ha spiegato Marino. Un nodo critico dal momento che dietro molte di queste società ci sono dei dipendenti pronti a dare battaglia, come sta accadendo per Roma Multiservizi tra le società che dovranno essere messe sul mercato.

TPL E ROMA CAPITALE – Nel corso dell'incontro non si è parlato però solo del Piano di rientro richiesto dal Governo. Marino ha battuto cassa sul trasporto pubblico locale e sul riconoscimento di Roma Capitale chiedendo un allentamento del patto di stabilità. “Abbiamo poi elencato anche tutte le criticità del Tpl con una definizione del finanziamento più in linea con le altre città metropolitane” ha spiegato. “Noi siamo tre volte più grandi di Milano ma il capoluogo lombardo riceve 300 milioni mentre noi 140 grazie allo sforzo del presidente Zingaretti. 300 milioni anche a noi? Ci rendiamo conto della situazione della Regione. Per ora non abbiamo indicato al Governo una spesa precisa". 109 milioni di euro invece la richiesta che il primo cittadino ha avanzato per gli 'extra' costi sostenuti da Roma per il suo ruolo di Capitale.

L'ITER – Il via libera al documento economico si avvicina anche se il confronto con il Governo non è ancora terminato. Entro 10 giorni da Palazzo Chigi dovrebbe arrivare la data per un tavolo interistituzionale. Non mancherà nemmeno un passaggio in giunta, come ha spiegato l'assessore Scozzese. L'approvazione definitiva dovrebbe arrivare entro il 4 luglio prossimo. Intanto sulla cima del Campidoglio ci si prepara ad affrontare il bilancio previsionale 2014 che presto dovrebbe approdare in Consiglio comunale. Per questo c'è tempo fino al 31 luglio. Oggi dovrebbero arrivare le controdeduzioni dei municipi.

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