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Politica Borghesiana / Via di Rocca Cencia

Marino 'snobba' Renzi e la periferia: a Rocca Cencia alla settima 'buca' scatta la contestazione

Non solo l'agenda (rispettata) di una "città che va avanti", quella dell'Opera e di Musica per Roma. L'assenza del sindaco ad un'assemblea a Castelverde ha fatto scoppiare la protesta fuori dall'impianto di trattamento rifiuti di Rocca Cencia. Intanto da Marino continua il 'no comment' alle parole del premier: "Vado a festeggiare il Papa"

L'ultima bordata al sindaco Ignazio Marino il premier Renzi la affida a Twitter e conferma ciò che è stato ripetuto per un'intera giornata: l'onestà non basta. Bisogna essere capaci di governare. Così riassunta entro le 140 battute di un tweet: “#MafiaCapitale. Chi ha sbagliato paghi fino all'ultimo centesimo. Il Comune si occupi di fare pulizia. Negli uffici ma anche per le strade”. Il riferimento è chiaramente ai rifiuti che troppo spesso si ammassano per le strade della Capitale. Marino per tutta la giornata non si scompone. Ripete come un mantra: “Andiamo avanti”. E anche se quella che inizialmente era stata catalogata come una 'battuta' rilasciata da Renzi nel corso di un'intervista, in serata nel salotto di Bruno Vespa è diventata un vero e proprio avvertimento per il primo cittadino, (“Ignazio Marino è una persona onesta e perbene. E gli viene riconosciuto da tutti. Ma chi è onesto deve essere anche capace” la dichiarazione di Renzi), Marino fa spallucce fino alla fine: “Sto andando a festeggiare il Papa. Buonasera e buon lavoro” il commento rilasciato ai giornalisti che gli chiedevano di commentare le parole del premier. 

Non accenna a un passo indietro, il sindaco Marino. La dimostrazione ai giornalisti è arrivata, per il sindaco, dai fatti. Da una serrata agenda, la conferma “che la città cammina e va avanti”. Marino si è difeso facendo scudo alle domande dei giornalisti parlando degli incontri ufficiali. “Oggi stiamo parlando dell'annuncio del Teatro dell'Opera” ha detto in occasione della presentazione della stagione 2015-2016 del Costanzi. Non manca qualche promessa sul Giubileo: “La città nei prossimi giorni annuncerà una serie di opere”. E ancora a chi gli chiedeva della dichiarazioni del premier: “Veramente ho sentito il nuovo amministratore delegato della fondazione Musica per Roma”. Poi le riunioni. Informali e ufficiali, come quella con i radicali al termine della quale ha promesso: “Presto riferirò in Aula”. Insomma, un'agenda piena. L'agenda “di una città che va avanti”.

Non proprio per tutti però. Non l'hanno vissuta così i cittadini nella sala parrocchiale della chiesa di Santa Maria di Loreto a Castelverde dove, per veder rispettato l'impegno da parte del sindaco di partecipare a un assemblea fissata da tempo dall'associazione 'Nuova Urbe', è stata necessaria una maschera con il viso di Marino e un attore volontario ad impersonarlo. "E' la settima volta che non si presenta" commentano gli organizzatori. Ad attenderlo gli abitanti di un'intera fetta di periferia est della città, da Castelverde a Ponte di Nona arrivando a Lunghezzina. C'era anche il parroco Don Patrizio Milano. Sul tavolo della discussione molte problematiche, e le possibili alternative, che vive la periferia. Soprattutto l'impianto di trattamento dei rifiuti di Rocca Cencia che nei prossimi mesi diventerà il primo ecodistretto della Capitale. I rifiuti, appunto. Quelli che vanno tolti dalle strade. Quelli che il tmb di Rocca Cencia macina ogni giorno. 

Il sindaco non c'è ma la sala è piena di gente. L'assemblea inizia lo stesso. I presenti parlano, si confrontano, manifestano la loro rabbia verso l'amministrazione, organizzano mobilitazioni future. Poi la decisione di spostare la protesta a Rocca Cencia. Intorno alle 18 parte un piccolo corteo di auto e circa 200 persone si radunano all'ingresso dell'impianto bloccando i camion per circa un'ora. In poco tempo una ventina di camion si fermano in fila, fuori dall'ingresso, in attesa di poter entrare. Arrivano anche le forze dell'ordine. Poi dopo poco più di un'ora la protesta si scioglie con la promessa di rivedersi a breve. 

Gli 'appuntamenti mancati' dell'amministrazione però non hanno fatto innervosire i cittadini solo a Castelverde. Anche a Ostia un gruppo di comitati di quartiere ha scritto un comunicato di fuoco. Nel mirino non c'è il sindaco, ma la sua fedelissima Silvia Decina, già capo segreteria del primo cittadino, inviata in terre costiere dopo le dimissioni di Tassone. “Riteniamo lesivo della dignità dei 400, 500 cittadini che rappresentano, il fatto che per essere ricevuti dal 'delegato del delegato' Silvia Decina del X Municipio debbano trascorrere oltre due mesi” si legge in una nota congiunta. Alla fine un incontro, anche se solo con una parte dei comitati, il Coordinamento Rischio Idrogeologico X Municipio, c'è stato anche se i cittadini si sono detti “delusi”. 

Intanto questa mattina anche il presidente del Pd e commissario del partito di Roma Matteo Orfini, dopo una giornata passata nella difficile posizione di difesa del sindaco Marino e di 'controllore' inviato da Renzi, ha corretto il tiro delle sue dichiarazioni virando verso posizioni più simili a quelle del premier. L'appello è per un “salto di qualità”. Orfini ha interpretato le parole di Renzi: “Quando si chiuderà la partita di Mafia Capitale bisogna rilanciare l'azione amministrativa. Renzi ha detto chiaramente a Marino: 'Dicci se te la senti', e io dico che sia nostro dovere raccogliere quella sfida” ha dichiarato presentando la Festa dell'Unità 2015 della Capitale in conferenza stampa al Nazareno. Poi ha aggiunto: “Parlo quotidianamente sia con Marino che con Renzi, e il sindaco ha vissuto le parole del premier come uno stimolo a fare di più e meglio: Marino è perfettamente consapevole che bisogna fare di più”.

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