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Mafia Capitale, Marino: "Unica possibilità di continuare quegli affari era cacciarmi"

Il sindaco rompe il silenzio e sceglie il quotidiano La Stampa per commentare l'inchiesta "Mondo di Mezzo" che riscrive la storia degli ultimi anni in Campidoglio

Ieri ha scelto il silenzio. Il suo commento sull'operazione Mondo di Mezzo l'ha affidato ad un'intervista, rilasciata a Maria Corbi de La Stampa. Il sindaco Marino difende i suoi e la trasparenza della sua amministrazione. Ricordiamo che tra gli indagati ci sono l'assessore alla casa Daniele Ozzimo, il presidente dell'assemblea capitolina Coratti e Italo Politano, responsabile della Direzione Trasparenza del Campidoglio. Oggetto di perquisizione e persona informata sui fatti è invece Mattia Stella, membro della segreteria del primo cittadino. Insomma, Mafia Capitale ha messo piede o almeno ha provato a farlo, nel nuovo corso targato Marino.

Il sindaco è certo dell'estraneità della sua giunta e nel commentare la figura di Mattia Stella, informato sui fatti, spiega: "Ci hanno provato senza riuscirci e lo dimostra il fatto che Stella non è indagato. E' una persona informata dei fatti e la perquisizione e la perquisizione nei suoi uffici ha dato esito negativo. Il fatto che queste persone cercassero di fare pressione, tentato vie di accesso, è chiaro perché questa amministrazione ha sbarrato le porte a chiunque volesse influenzarla in qualsiasi modo. E d'altra parte anche io mi sono chiesto ma questi attacchi violenti a 360 gradi con tro di me da dove nascono?

Marino difende Ozzimo. "ho conosciuto Daniele per la sua forza nell'imporre la legalità". Non ci mette però la mano sul fuoco visto che a precisa domanda risponde: "Non sono un'investigatore, ma per il lavoro che ha fatto ho solo apprezzamento".

Il primo cittadino con fierezza riscrive la storia delle ultime settimane: "Sono un sindaco marziano che non si siede a quei tavoli, anzi nemmeno li conosce. L'unica possibilita' per continuare con quel metodo era togliermi di mezzo". Alemanno indagato? "Saranno i magistrati a decidere le responsabilita', il Comune di Roma si costituira' parte civile in caso di giudizio".

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