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Nel M5s vietato dar fastidio a Raggi: il consigliere Cacciatore sospeso dai probiviri

La decisione del collegio dei probiviri per il suo voto favorevole alla sanatoria nelle case popolari e per un esposto sulla discarica di Monte

Niente espulsione per il consigliere regionale del M5S Marco Cacciatore. Ma una sospensione di 30 giorni dal movimento. E’ questo l’esito del procedimento disciplinare avviato ad aprile e comunicato oggi pomeriggio dal diretto interessato con un video su Facebook. Due le motivazioni che hanno spinto il collegio dei probiviri a questa conclusione, fa sapere Cacciatore: il voto sul ‘collegato’ al bilancio di febbraio, con il quale il consigliere ha appoggiato il via libera alla regolarizzazione delle famiglie senza titolo nelle case popolari e l’esposto presentato all’inizio di marzo sulla discarica di Monte Carnevale.

Due azioni che, come emerge dal video, il consigliere non rinnega: “Prendo atto della decisione e la rispetterò”, ha detto in conclusione. “Valuterò se avanzare ricorso" ma "non posso abiurare rispetto alle mie iniziative che ritengo di aver sempre condiviso con i cittadini e di aver portato avanti nel quadro e nello spirito del programma”. Poi, non senza un po’ di polemica, in relazione all’esposto sulla nuova discarica, ha affermato: “Un cinque stelle che viene interessato da una procedura disciplinare per un esposto che difende un territorio violentato a livello ambientale è una stranezza che non avevo mai visto”.

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Il voto favorevole alla cosiddetta sanatoria aveva suscitato non poche polemiche all’interno del M5S, sia nel gruppo regionale sia in Campidoglio, fin dai giorni successivi con molti esponenti pentastellati che avevano attaccato questa scelta definendola un favore alla criminalità. A riguardo Cacciatore ha spiegato che il collegio dei probiviri gli ha contestato di non aver osservato una giusta condivisione con Roma Capitale e di aver violato le linee programmatiche. Cacciatore ha però spiegato di aver condiviso quella scelta con molti portavoce municipali nel corso di riunioni alle quali “molto poco prendevano parte l’assessorato competente e la commissione competente” del Campidoglio. “Non rinnego quella scelta e sono pronto a tornare a difenderla” perché “si tratta di una regolarizzazione per chi è in condizioni di necessità” e allo stesso tempo “è un controllo per chi non ha i requisiti”.

Il secondo punto, come detto, riguarda invece l’esposto che Cacciatore ha avanzato in merito, tra le altre cose, a documenti e delibere approvate da uffici e giunta Raggi in merito al via libera alla discarica di Monte Carnevale. Il tutto ricordando il dissenso interno al M5S in merito al via libera alla Malagrotta 2. Con l’esposto, ha spiegato ancora Cacciatore, “ho semplicemente esposto dei fatti”. Non era un esposto “contro qualcuno ma l’ultimo tentativo di voler tutelare un territorio”. 
 

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