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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Consigliere regionale lascia il M5s: "Non esiste più. Deriva cominciata con l'elezione di Virginia Raggi"

Già da tempo in rotta con il gruppo in regione, oggi è arrivato l'addio. Il consigliere era stato sospeso per un esposto in Procura contro la scelta di realizzare una discarica in Valle Galeria

Marco Cacciatore lascia il Movimento Cinque Stelle. Un addio comunicato questa mattina agli organi centrali, al suo (ex) capogruppo, all'ufficio di Presidenza, e anche a Beppe Grillo. Un divorzio annunciato quello tra il consigliere della regione Lazio, presidente della commissione Politiche abitative e Ambiente, e i pentastellati. Al centro dello scontro la scelta della giunta Raggi di andare a smaltire i rifiuti di Roma a pochi metri dalla vecchia Malagrotta. Un affronto abnorme per chi ha mosso i primi passi da attivista proprio nella Valle Galeria, promettendo "mai più rifiuti" su quel territorio. Aveva presentato un esposto in Procura a inizio anno, contestando l'iter amministrativo seguito per la scelta del sito. I magistrati hanno avviato accertamenti, lui però dal Movimento era stato sospeso per un mese

Consigliere, se n'è andato dal M5s per la sospensione?

Quella è stata solo una delle due gocce che hanno fatto traboccare il vaso. Sulla discarica ho semplicemente fatto un esposto non contro una forza politica ma a tutela dei cittadini di Malagrotta, un atto a tutela di un territorio oggetto di vera e propria violenza ambientale negli anni. In coerenza assoluta con il M5s, o almeno con quello che fu. 

Nessuno le ha dato retta?

In regione mi hanno voltato le spalle e non solo su questo. Penso alla richiesta di ritirare alcuni emendamenti al piano regionale Rifiuti, riguardanti l'ambito a sè stante di Roma Capitale. Una mia battaglia storica, coerente con il principio di autosufficienza e prossimità nella gestione rifiuti, così come al programma elettorale. Sono stato lasciato solo da tutto il gruppo, anche da Roberta Lombardi, su questioni che un tempo erano centrali. Il Movimento si è snaturato e non solo sui temi ambientali. 

E su cos'altro?

Assolutamente no. Si è perso ogni contatto con i territori, non si rispettano i programmi elettorali, le decisioni vengono calate dall'alto. Il Movimento 5 Stelle è diventato tutto il contrario di quel che predicava e combatteva. 

Da quando e cosa ha innescato secondo lei il cambio di rotta.

Esattamente non glielo so dire, il processo è stato lungo, posso affermare che la gestione Di Maio è stata la pagina più nera e che Roma è lo specchio del declino dei Cinque Stelle. 

Intende l'amministrazione di Virginia Raggi? Anche nel movimento romano ci sono malumori.

Certo sì, l'assenza di democrazia interna che vedo io la vedono anche altri. L'elezione di Raggi nel 2016 ha segnato l'inizio del crollo. Roma è l'ente locale dove i fenomeni di degenerazione sono più forti, dove sono più forti le contraddizioni, dove si sono inseriti personaggi poco informati, poco disposti alla condivisione, che hanno portato avanti violazione conclamate delle promesse fatte ai cittadini. Ovviamente è mancato un intervento a livello nazionale, un codice di comportamento chiaro che frenasse questo genere di derive. 

A parte la discarica, in cosa Raggi avrebbe tradito gli elettori?

Sempre sui rifiuti avevano promesso il 70% di raccolta differenziata, Ama è quasi fallita, si è addirittura parlato di inceneritori in un piano industriale che nessuno è riuscito a vedere. E poi il piano sfratti nelle case popolari quando hanno votato in fretta e furia un ordine del giorno a favor di stampa. E ancora lo stadio, ma ne parleranno i magistrati. La lista è lunga. 

Dal Movimento Cinque Stelle a...?

Intanto passo al gruppo Misto, a disposizione delle forze politiche, di chi a destra o a sinistra sia disposto al confronto su singole proposte che si prefiggano il bene dei territori, cosa che il M5s non è più in grado di fare. 

Andando oltre questa consiliatura, dove sarà, se sarà, il futuro politico di Marco Cacciatore?

Potrebbe non esserci, potrei tornare a fare l'attivista, certamente all'interno di forze civiche che al loro interno mettano in campo processi democratici veri. 

Con il Partito democratico in regione ha buoni rapporti. Esclude un passaggio tra i dem?

Decisamente. Ho buoni rapporti con consiglieri di sinistra come ne ho con consiglieri di destra. Dipende sempre dalla convergenza su singoli temi. 
 

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