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Politica San Lorenzo / Via Cupa

A piedi nudi fino alla stazione Tiburtina, anche a Roma la 'marcia degli uomini scalzi'

L'appello di Venezia è stato raccolto a Roma dai volontari del centro Baobab, che da mesi forniscono accoglienza ai migranti. Appuntamento venerdì 11 settembre alle 17 in via Cupa

A piedi scalzi da via Cupa a San Lorenzo fino alla stazione Tiburtina per chiedere un cambio di rotta sulle politiche migratorie europee. Risponde anche Roma all'appello lanciato da Venezia, da esponenti di spicco del mondo cinematografico e internazionale che, in occasione della Mostra Internazionale del Cinema venerdì pomeriggio sfileranno per le strade della città lacustre dando vita a quella che è stata soprannominata 'Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi'. Una vera e propria chiamata alla mobilitazione che vedrà le persone scendere in strada, scalze, in molte città italiane. 

Nella Capitale l'iniziativa è stata organizzata dal coordinamento dei volontari che da mesi forniscono accoglienza e assistenza ai migranti in transito presso il Centro Baobab di Via Cupa. I volontari invitano alla "partecipazione attiva i cittadini, le associazioni ed i movimenti della società civile, per una grande mobilitazione romana sul tema della migrazione". In strada con loro per "un corteo pacifico" anche gli ospiti del Baobab. Appuntamento venerdì 11 settembre alle 17 presso il centro di via Cupa. Destinazione: stazione Tiburtina "luogo effettivo e simbolico del viaggio del migrante, per poi fare ritorno a via Cupa, al termine della marcia, per celebrare insieme ai transitanti la festa del Capodanno Etiope". Per l'occasione i volontari ricordano che sono gradite donazioni di beni di prima necessità (l'elenco all'indirizzo facebook)

"È arrivato il momento di decidere da che parte stare" esordisce l'appello lanciato da Venezia. Ecco i "cambiamenti necessari delle politiche migratorie europee" che i manifestanti richiederanno con la loro presenza in piazza: "Certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino". 
 

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