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Impianti sportivi: va deserto il bando sulla manutenzione del verde. Per il M5s è boicottaggio

Il Campidoglio aveva stanziato 224mila euro per un anno di manutenzione di sei impianti sportivi. Nessuna delle 50 aziende invitate ha partecipato. Frongia (M5s): "Non ci perdiamo d'animo"

Niente sfalcio dei campi da gioco. Sembra un paradosso quello in cui è incappata l'amministrazione cittadina.  Da lunedì 19 è infatti partito il bando per la cura del verde orizzontale. Mentre è andato deserto quello per effettuare la manutenzione ordinaria del verde negli impianti sportivi comunali.

La gara deserta

Le aziende che erano state invitate a partecipare alla gara non si sono mostrate interessate. Come ha ricordato l'assessore allo Sport Daniele Frongia l'offerta ecomomica "per un periodo di 365 giorni" ammontava a 224mila e 225 euro. Fondi con i quali si puntava a fare la manutenzione del verde di arredo e di superficie presente nei grandi impianti sportivi di proprietà di Roma Capitale e negli impianti sportivi riconsegnati per concessione scaduta. L'assessore li ha anche elencati. Sono sei in tutto e più specificatamente si tratta dello Stadio Nando Martellini, del celebre Campo Testaccio, del  Palazzetto dello Sport, dello Stadio Flaminio, dello Stadio Giannattasio,  dell'Area Mar dei Coralli e del Galoppatoio Villa Ada.

Alla ricerca di una spiegazione

Nessuna delle cinquanta azienda invitata ha mostrato interesse verso l'accordo quadro che, con scadenza il 2 ottobre, era stato pubblicato sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione. "In casi come questo non è certo plausibile dare la colpa alla burocrazia e alla lentezza della macchina amministrativa capitolina – ragiona Frongia, alla ricerca di una spiegazione – Abbiamo pubblicato un bando di gara per lavori sul verde, gli abbiamo dato la massima pubblicità possibile, ma non siamo riusciti a trovare nemmeno una azienda che ci supportasse". 

Il presunto boicottaggio

Quindi per quale ragione queste aziende non hanno accettato di effettuare la manutenzione dei sei impianti? "Sembra quasi ci sia una volontà di 'boicottare' la nostra Amministrazione" dichiara l'ex vicesindaco ed attuale assessore allo Sport di Roma Capitale. La buona notizia è che "non ci siamo persi d'animo ed abbiamo già previsto di mettere nuovamente a bando il servizio nel gennaio 2019". Non è chiaro se le somme a disposizione saranno le stesse nè se saranno invitate le stesse aziende. Per comprendere se si tratti veramente di boicottaggio, si potrebbe intervenire su uno dei due fattori. Altrimenti il rischio è che, anche a gennaio, si ripresenti lo stesso risultato. E sarebbe un bel danno per i sei impianti sportivi comunali.

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