rotate-mobile
Politica

Dopo la rimozione nuove pubblicità contro l'utero in affitto: "Sarà ancora possibile dire mamma e papà?"

Nuovi manifesti di Pro Vita su "vele" pubblicitarie. Il Pd: "Raggi intervenga"

"Una strumentalizzazione della coppia omosessuale che offende tutta Roma". La sindaca Raggi li aveva condannati. I manifesti dell'associazione Pro Vita, a metà ottobre, erano stati rimossi per ordine del Campidoglio. Ma non è stato sufficiente a fermare la campagna della onlus. Cartelloni per lo stop all'utero in affitto sono ricomparsi per la città affissi su "vele" pubblicitarie itineranti. Anche stavolta si attaccano le coppie gay, contrapponendole visivamente alla famiglia tradizionale, mamma e papà. Al centro un bambino parzialmente coperto da un codice a barre. 

"Ancora una volta qualcuno pensa di far tornare il Paese nel Medioevo, forti della cieca complicità del governo gialloverde" commentano le consigliere capitoline del Pd Ilaria Piccolo, Giulia Tempesta, Valeria Baglio. "La scienza negli anni ha reso possibili per molte persone avere dei figli, la legge accompagna queste possibilità tutelando i più deboli. L'allargamento dei diritti è l'unico modo per tutelare tutti e rendere quei diritti universali e non elitari". 

Da qui un nuovo appello, ancora una volta alla sindaca: "Di nuovo dobbiamo chiedere alla Raggi di rispettare i regolamenti comunali e soprattutto la dignità delle persone. La Sindaca faccia rimuovere immediatamente quel manifesto e faccia in modo che gli uffici controllino se quanto viene affisso a Roma leda la dignità delle persone, insomma governi la città o vada a casa". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo la rimozione nuove pubblicità contro l'utero in affitto: "Sarà ancora possibile dire mamma e papà?"

RomaToday è in caricamento