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Malagrotta chiude, Marino e la sua maggioranza incartano abusivamente la città

Interi quartieri ricoperti di manifesti abusivi che celebrano la chiusura della discarica. C'è però chi si dissocia e chi evidenzia quelli rimossi in estate

Un'intera città incartata da manifesti abusivi per celebrare quello che il sindaco stesso ha definito un momento epocale. Brutta caduta di stile da parte del sindaco e della sua maggioranza che, a pochi giorni dalla chiusura di Malagrotta, non hanno perso tempo per autocelebrarsi. Così dopo la conferenza stampa di martedì scorso, ecco i manifesti che hanno invaso praticamente tutti i quartieri: "Dopo 30 anni il CENTROSINISTRA chiude la discarica di Malagrotta". Manifesti che ricordano molto da vicino quelli affissi da Renata Polverini e Gianni Alemanno ed allora tanto criticati dal centrosinistra.

La cosa però non è passata inosservata e da più parti si sono levate proteste.

IL BLOG ROMAFASCHIFO - Come nel suo stile, l'Urban blog romafaschifo non le manda a dire: "Tutta la città è ricoperta. I gruppi consiliari di maggioranza in Assemblea Capitolina per festeggiare la chiusura di una discarica, hanno reso Roma una discarica. Delle bestie luride e schifose, come come identiche alle bestie luride e schifose che hanno amministrato sino allo scorso anno. Il tutto, tra l'altro, con i medesimi fornitori: le dittuncole ignobili del racket attacchino romano. Una emergenza, questa, di maggiore entità rispetto a Malagrotta stessa".

IL CONSIGLIERE MAGI - Malumori anche all'interno della maggioranza. Il consigliere della Lista Marino, Riccardo Magi, si dissocia: "Mi sembra un pessimo segnale inviato alla città proprio mentre la stessa maggioranza insieme all'assessore Leonori sta lavorando al nuovo Piano regolatore degli impianti pubblicitari, con il contributo delle associazioni che si occupano del tema- dissociarmi da questa innovativa trovata di comunicazione mi sembra riduttivo. Considero un atto dovuto inviare al sindaco e all'assessore Leonori e al comandante della Polizia Locale di Roma Capitale tutte le segnalazioni che mi stanno arrivando dai cittadini, chiedendo loro di intervenire applicando la legge e il regolamento comunale, sanzionando e facendo rimuovere le affissioni".

"La legalità, il decoro e la lotta in particolare alle affissioni abusive", continua Magi, "sono state un punto centrale e distintivo della campagna elettorale del sindaco Marino. Ciò ha rappresentato un grande segnale di discontinuità rispetto alla prassi della politica romana che utilizza abitualmente affissioni abusive sia negli spazi comunali senza pagare le tasse di affissione e sia fuori dagli spazi imbrattando la città. A causa di questa illegalità Roma è l'unica tra le grandi città italiane ad avere un servizio di pubbliche affissioni che non solo non produce introiti ma è in passivo".

IN ESTATE MANIFESTI RIMOSSI - Non si può non ricordare infine il caso scoppiato quest'estate quando furono fatti rimuovere i manifesti contro Marino e Zingaretti affissi dai comitati No Discarica. Si giustifico la cosa segnalandone l'abusività. Oggi più di un'attivista no discarica su facebook ha fatto notare la cosa. Emblematiche le parole di MAssimiliano De Juliis, consigliere Pdl in IX municipio: "Quando giravano i manifesti con la scritta fermatevi, relativamente ai rifiuti al divino amore, questi sono stati rimossi multati. Chissà se ora rimuoveranno anche questi...".

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