#Renziacasa. Matteo Salvini sceglie un tema nazionale per lanciare una manifestazione nazionale su Roma. Migliaia di persone convocate da mesi in piazza del Popolo per dire no alle politiche del governo Renzi. Un'appuntamento dal valore simbolico con il quale, è opinione di molti, Salvini punta ad accreditarsi definitivamente come leader del centrodestra, scrollandosi di dosso l'aura di movimento indipendentista del Nord. Una vera e propria marcia su Roma a cui si accompagnano non poche polemiche. Una contromanifestazione tiene in ansia chi deve gestire l'ordine pubblico.

Ad alimentare le polemiche la presenza di CasaPound. I fascisti del terzo millennio attraverso il proprio profilo facebook hanno annunciato: "Saremo in piazza a Roma il 28 Febbraio con Matteo Salvini contro il buffonesco e criminale governo ‪‎Renzi‬. Parteciperemo insieme a Sovranità, raggruppamento che si propone di organizzare tutte le comunità sociali e identitarie e tutti gli italiani che amano la propria nazione, per formare un grande fronte politico di opposizione a Renzi che abbia come proposte imprescindibili: No Euro, Stop Immigrazione, Prima gli Italiani. Una opposizione politica chiara, netta, senza compromessi centristi. Saranno presenti inoltre gigantografie dei nostri soldati prigionieri in India per ricordare a tutti una vicenda ignobile che grida vendetta".

E proprio la presenza di CasaPound potrebbe portare la Questura a tenere lontana la contromanifestazione degli anti Salvini.
Il rischio per gli organizzatori è quello degli infiltrati. E per questo la Questura non ha ancora autorizzato il corteo. Il percorso richiesto va da da piazza Vittorio a Sant'Andrea della Valle, un itinerario che sfiorerebbe anche la sede di CasaPound. I movimenti a tal proposito replicano: "Ci auguriamo che la conferma alla nostra manifestazione arrivi quanto prima e che il deterrente all'autorizzazione non sia legato ad eventuali assembramenti di Casapound. Speriamo che il diritto a manifestare venga garantito a tutte quelle realtà antifasciste e antirazziste attive a Roma e che insieme stanno costruendo questa importante mobilitazione".

E Salvini? Il leader della Lega oggi è stato ospite a Roma Uno nel programmo Ditelo a RomaUno condotto da Andrea Bozzi e si è detto fiducioso che prevarrà il buon senso: "Io che sono per libertà di manifestazione, dico che sabato a Roma saremo saremo tanti e pacifici, e mi auguro che altrettanto calmi e pacifici siano quanti manifesteranno contro di noi perché in democrazia ci si confronta civilmente".

"La nostra manifestazione", continua, "è autorizzata e abbiamo pagato un'assicurazione per un milione e mezzo di euro per coprire eventuali danni", rispondendo alle domande sulle paure per eventuali disordini. Salvini combatte i pregiudizi anti Lega e lo fa sventolando tematiche care a molti romani, come l'immigrazione o la gestione dei campi rom. "Sull'immigrazione nessuno ha la bacchetta magica, non dico 'vota Salvini e non entra più un immigrato, ma fra l'invasione cui assistiamo e un'immigrazione controllata, all'australiana o alla canadese, c'è una grande differenza".E sui campi rom: "Non esistono in nessuna parte d'Europa, quindi non si capisce perché Roma dovrebbe spendere 24 milioni all'anno per la gestione dei campi nomadi. Bisogna chiudere i campi, bisogna andare e dire 'noi fra sei mesi chiudiamo il campo, quindi organizzatevì".

Il leader della Lega si lancia poi in analisi sociologiche: "Roma è una città grande, bella ma complicata da amministrare. Io mi approccio con cautela. Occorre affetto per questa città. Al di là dei grandi e folli progetti basterebbe un po' di attenzione sulle strade, sulla pulizia, sulle periferie, manca un pò di affetto e di amore. La stazione termini, ad esempio, e alcune stazioni della metro sono un suk con gente che urina per strada".