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Giovedì, 25 Aprile 2024
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San Giovanni: venerdì lo sciopero, poi l'accampata verso il "no Renzi day" di sabato

Dopo lo sciopero generale del 21 ottobre, i manifestanti si spostaranno a San Giovanni. "Dormiremo in piazza per poi partire, alle 16 di sabato, in corteo". Al centro le proteste contro la Controriforma Costituzionale per un "No sociale"

Prima lo sciopero generale del 21 ottobre indetto dai sindacati di base. Quindi, dalle 16, a piazza San Giovanni, una "accampata" che unirà la protesta di venerdì con la manifestazione di sabato 22 ottobre per il No Renzi Day. Roma si prepara a una due giorni decisamente calda che ha al centro il tema della Controriforma Costituzionale. Per il Coordinamento per il "No" sociale alla controriforma e al governo Renzi la due giorni di mobilitazioni servirà "a far sentire le ragioni sociali del No". 

LO SCIOPERO DI VENERDì 21 OTTOBRE - Il 21 ottobre il Coordinamento sarà in piazza per sostenere lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base "per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale, per difendere e applicare la Costituzione del 1948, per dire basta al governo Renzi e al massacro sociale". Uno sciopero che si svolgerà con iniziative diffuse in tutto il Paese.

IL NO RENZI DAY DEL 22 OTTORE - Il giorno dopo, sabato 22 ottobre, a Roma si manifesterà per dire "No" alla Controriforma Costituzionale "e a tutti i suoi autori nel nome del popolo sfruttato, precario, senza lavoro, impoverito, avvelenato". Al centro della protesta, i temi "sociali" del Paese: "Il lavoro, la formazione e la scuola pubblica, la casa, il reddito, lo stato sociale e i beni comuni in mano pubblica". E ancora "l’ambiente e la democrazia, la democrazia e la sicurezza sui luoghi di lavoro". Ma soprattutto, ed è chiaro il riferimento dell'endorsment di Obama alla riforma di Renzi, "la libertà e la sovranità democratica del popolo italiano, oggi sottoposta ad un vergognoso attacco da parte dei governi degli Usa, della Germania e dalla burocrazia della Ue".

SCIOPERO DEI TRASPORTI: TUTTI I DETTAGLI

LE MOTIVAZIONI DEL NO - Come ha spiegato Giorgio Cremaschi del Coordinamento in occasione della conferenza stampa di presentazione della due giorni di mobilitazioni, "il nostro No alla Controriforma costituzionale del governo" è "un no a Confindustria, alle banche e all'Unione europea". E' un "no al Jobs Act, alla precarietà sociale, alla Buona Scuola, alla Legge Fornero, al Decreto Madia, alla Tav e alle Grandi Opere". E ancora, è un no "alla distruzione dello stato sociale, alle privatizzazioni, ai tagli alla sanità, agli interventi sulle pensioni a favore delle banche, al Ttip".

IL PROGRAMMA - Così, al termine delle mobilitazioni previste in tutta Italia per lo sciopero generale del 21 ottobre, dalle 16 i manifestanti, "da tutta Italia", inizieranno a convergere verso Roma. L'appuntamento è a piazza San Giovanni, "che per l'occasione sarà intitolata a Abd Elsalam, lavoratore e militante sindacale ucciso il 14 settembre a Piacenza durante una protesta dei lavoratori della logistica". A collegare i due giorni "di lotta saranno una serata e una nottata passate insieme, confrontandoci su specifici temi come l'Europa e il Referendum costituzionale". Quindi spettacoli e musica con i concerti, dalle 21, degli Assalti Frontali e della Banda Bassotti.

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