rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Marchini acclamato in Campidoglio: "Diamo speranza a Roma. Ripartiamo dai quartieri"

Alfio Marchini è intervenuto oggi all'assemblea pubblica indetta dalla sua lista alla quale hanno partecipato numerosi comitati di cittadini e lavoratori pubblici. "Siamo qui per liberare la città, per ridarle orgoglio"

“Siamo qui per liberare Roma”. Ha scelto un 'bagno di folla' nella piazza del Campidoglio Alfio Marchini per rafforzare la richiesta di dimissioni di Marino e lanciare il suo progetto per la città. Un'assemblea 'straordinaria'  e pubblica, alla quale hanno partecipato circa duecento persone, con i comitati cittadini, dall'estrema periferia al centro, con parte del mondo dei dipendenti delle municipalizzate, delle educatrici capitoline, dei lavoratori Multiservizi, dei vigili urbani. Il motivo? Marchini vuole ripartire dai “quartieri”. Per “pragmatismo” ma anche perchè “i romani sono ormai disincantati verso la loro città ma continuano ad amare il posto in cui vivono”. Al suo fianco Alessandro Onorato, capogruppo della lista che insieme a lui si è autosospeso ormai da due settimane dall'Aula capitolina.

Un vero e proprio patto con il 'suo' popolo con l'obiettivo palesato di mirare a guidare la Capitale: “Il mio impegno politico è per Roma. Ognuno faccia la sua parte, rimaniamo uniti in questa avanzata lenta ma inesorabile". E il programma verrà proprio dai quartieri: “Chiederemo ai comitati di ogni territorio di stilare una lista di priorità. Dieci punti per ognuno. Poi ci incontreremo in un'assemblea unitaria per stilare il programma complessivo. Ci dicono che i soldi non ci sono. Quelli che ci sono li distribuiremo ai vari territori”. E ancora. Per il verde pubblico “punta al coinvolgimento dei cittadini”. Per le municipalizzate “al merito”. Poi l'accoglienza “che però deve avvenire nel rispetto della città e delle tradizioni”. La legalità. 

Prima di lasciare la parola all'ex candidato sindaco, sono molti gli interventi che si susseguono. Ci si lamenta del degrado, dei rifiuti, dei roghi tossici, della mancanza di sicurezza, dei tagli alle municipalizzate e ai servizi. 'Dignità' è la parola più scritta sui manifesti di una piazza piena di bandiere bianche con il cuore rosso al centro. Ma Marchini parla anche di 'orgoglio' da “riscoprire verso le proprie tradizioni”. Spiega: “Dobbiamo capire cosa non va. Capire come tappare le buche, come far arrivare in orario gli autobus, come fare in modo che tutti abbiano gli asili” spiega dal microfono. Parla di 'felicità', 'benessere', 'sicurezza', 'futuro', 'speranza'. Quando arriva la piazza è già piena e lo accoglie con applausi, strette di mano, scatti rubati. Il suo discorso arriva dopo che al microfono è da più di un'ora che si susseguono gli interventi delle realtà presenti ed è intervallato da numerosi applausi. Parte anche da un coro: “Alfio sindaco”.

E se nelle ultime settimane sono molte le indiscrezioni giornalistiche che hanno tracciato il quadro di possibili alleanze con il centrodestra, Marchini ribatte: “Prima credo sia necessario vedere i programmi”. Vietato parlare di coalizioni, almeno per il momento. Marchini sceglie di parlare ai cittadini “al di là della destra e della sinistra”. Marino? “In due anni non è riuscito a fare nulla. Noi chiediamo che se ne vada ma comunque credo gli convenga dare le dimissioni”. Poi la sfida: “Se è convinto di avere la forza torni alle elezioni e lasci scegliere ai cittadini”. La corsa del 'cuore spezzato' è lanciata. “I sondaggi che sono usciti negli ultimi giorni non ci citano ma basta fare i calcoli per capire che siamo il 20%. Arriverà il giorno che si dovranno accorgere che ci siamo”. 

Manifestazione Alfio Marchini in Campidoglio

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Marchini acclamato in Campidoglio: "Diamo speranza a Roma. Ripartiamo dai quartieri"

RomaToday è in caricamento