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Atac, i lavoratori invadono il Campidoglio: contestati Marino e i sindacati

Al sit in organizzato dalle quattro sigle sindacali anche gli auto organizzati. Pesanti gli insulti ai sindacalisti: "Venduti, corrotti, svegliatevi!"

Invade il Campidoglio la protesta degli autisti Atac. A portare in piazza oltre 400 lavoratori dell'azienda pubblica dei trasporti sono stati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, gli stessi sindacati da giorni nel mirino per l'atteggiamento giudicato troppo morbido nei confronti dell'amministrazione Marino. Ad affiancarli i lavoratori auto organizzati che da lunedì scorso stanno attuando la pacifica e legittima rinuncia degli straordinari che sta causando la riduzione delle corse. Con loro anche gli interinali che lo scorso ottobre hanno cessato la loro ormai consueta prestazione di lavoro estivo.

INTERINALI - E proprio loro sono stati i più duri contro il sindaco Marino al quale hanno urlato la loro rabbia. "Siamo 115 a mettere le toppe all'Atac da tre anni - spiegano i lavoratori interinali. Gli serviamo solo da giugno a ottobre, quando ci sono i turisti. Il resto dell'anno non abbiamo lavoro. Siamo formati, abbiamo fatto corsi ma l'Atac dal 2009 non assume. Molti di noi non possono neanche partecipare al concorso Cotral perchè prevede un limite di età di 39 anni. Nei mesi in cui lavoriamo non abbiamo neanche il tesserino per entrare in rimessa, non abbiamo divisa aziendale nè tessera"

Le promesse elettorali sono oggetto delle invettive anche della Cgil. Così Marco Capparelli della Filt Cgil Roma e Lazio: "L'amministrazione Marino per quel che riguarda il trasporto pubblico aveva promesso in campagna elettorale quella discontinuità che di fatto ancora non si è vista".

AUTO ORGANIZZATI - Ma oltre alle parole dai sindacati poco altro. Anche per questo è la triplice, affiancata nell'occasione dalla Cgil, a beccarsi i fischi più sonori. Ai sindacalisti gli autisti hanno gridato "Venduti", "Corrottì". E' Micaela Quintavalle, quella che ormai è per tutti la pasionaria dell'Atac, a parlare a nome dei 'rivoltosi': "Vogliamo che i sindacati si sveglino. Non c'è tutela da parte loro. Abbiamo ricevuto una busta paga senza premio di produzione nè 'una tantum'. Ci sono persone che hanno sei anni di arretrati e hanno ricevuto appena 70 euro. Non è possibile che ci siano quattro amministrativi per un autista - continua la Quintavalle -. Ci sono interinali assunti per mandarci in ferie e mandati via dopo 10 giorni. Lo straordinario è un diritto del lavoratore, non è possibile che se salta, salti l'azienda". E alla fine gli auto organizzati restano delusi. Il sindaco Marino infatti li esclude dal tavolo. "Siamo molto amareggiati - conclude la Quintavalle - perchè il sindaco Marino non ha voluto ricevere anche noi. Chiedo nuovamente e con forza che una nostra delegazione possa essere ricevuta dal primo cittadino nei prossimi giorni".

L'INCONTRO - Così ad incontrare il sindaco i quattro sindacati. Queste le loro richieste: revisione immediata del trattamento economico dei dirigenti ponendo un tetto oltre il quale non è possibile andare; via chi ha sbagliato; rafforzamento del ruolo pubblico di Atac; la sospensione fino a dicembre della spending review per permettere il pagamento del riconoscimento del contratto nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri; il riadattamento del superminimo aziendale; la razionalizzazione degli esterni; revisione del modello industriale.

E dopo un lungo tira e molla in tarda serata è arrivata la firma dell'accordo. L'accordo prevede la sospensione della spending review fino a dicembre, impegno da parte del Comune a rafforzare ruolo pubblico di Atac, discontinuità con il passato, stesso trattamento tra Atac e altre municipalizzate, introduzionte tetto economico per stipendi dei dirigenti, eliminazione dei superminimi, razionalizzazione degli esterni e revisione del modello industriale.

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