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Duemila dipendenti comunali invadono piazza del Campidoglio: "Stop all'assunzione di esterni"

La protesta contro il mancato rispetto delle promesse elettorali del sindaco. Il 6 novembre tavolo di confronto con il vice sindaco Nieri

Un'immagine che pesa più di qualsiasi attacco giornalistico in prima pagina. Piazza del Campidoglio gremita di dipendenti comunali questa mattina in occasione dell'assemblea indetta dai sindacati confederali per protestare contro i primi mesi di amministrazione del sindaco Marino. Rinnovo dell'integrativo, un piano di assunzioni per i precari, vincitori di concorso, e valorizzazione del personale di ruolo le richieste al centro della mobilitazione indetta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. La risposta dei lavoratori è stata di quelle importanti. Duemila persone per tre ore ad ascoltare i segretari delle organizzazioni sindacali.

"I lavoratori, i soli a garantire la continuità dei servizi ai cittadini", spiegano ai sindacati, "hanno diritto a risposte sollecite e chiare da parte della politica e dell'Amministrazione su diversi punti essenziali: salvaguardia dei livelli salariali; salvaguardia e stabilizzazione di tutto il precariato;  valorizzazione del personale attraverso lo scorrimento delle graduatorie interne, aperte e vigenti; scelte politiche chiare e univoche su: sicurezza, servizi sociali, servizi educativi e scolastici, servizi culturali; coerente organizzazione della macchina capitolina, decentramento e corretta gestione delle società partecipate, nell'ambito di un piano di razionalizzazione che possa restituire risorse ai dipendenti".

L'assemblea  di oggi è durata tre ore, ma i sindacati promettono di continuare a coinvolgere e d informare i lavoratori e i cittadini in tutti i posti di lavoro per questa importante vertenza.

"I 24 mila dipendenti del Comune di Roma hanno bisogno di risposte certe e percorsi che valorizzino le loro professionalità", spiega Natale Di Cola della Fp Cgil. "Già vengono vessati dai provvedimenti del Governo che bloccano i contratti e umiliano ancora una volta il lavoro pubblico, contro i quali il 13 novembre sciopereremo aderendo alla mobilitazione nazionale".

Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp, gli fa eco: "Non permetteremo che questa amministrazione usi i dipendenti di Roma Capitale per nascondere problematiche ben più grosse, come le consulenze esterne che stanno proseguendo, e che vanno tagliate. Vanno valorizzati i 24 mila dipendenti del Comune attivando le graduatorie di scorrimentio verticale che consentono la loro crescita professionale. Vanno assunti i tantissimi precari. Quello che va razionalizzato, invece, sono i costi standard. Non sono i dipendenti del Comune i problemi del bilancio e non permetteremo che i tagli si abbattono su di loro. Il 6 novembre c'è un primo tavolo a cui porteremo tutte queste richieste e dal quale ci aspettiamo l'attivazione immediata di un percorso partecipato. Altrimenti proseguiremo con le iniziative".

Sandro Bernardini, segretario generale della Uil Fpl Roma e provincia aggiunge: "Stiamo protestando contro il mancato rispetto delle promesse elettorali del sindaco: ripartire dalla valorizzazione del personale. E invece si prosegue con le consulenze esterne e con lo spreco di soldi. Il 6 novembre ci aspettiamo un tavolo in cui si avvii la risoluzione dei problemi dei tanti dipendenti, non solo parole".

Il vicesindaco Luigi Nieri si è dichiarato disponibile al confronto con i sindacati e il personale capitolino: "Comprendo le giuste rivendicazioni dei dipendenti e delle organizzazione sindacali" si legge in una nota. "Stiamo lavorando a un adeguato piano di riordino organizzativo in grado di valorizzare il fondamentale contributo dei dipendenti di Roma Capitale. E’ evidente che al centro di questo progetto c’è la salvaguardia di ogni livello occupazionale e retributivo" ha affermato ribadendo che gli stipendi dei dipendenti comunali non saranno tagliati. "Stiamo valutando in che misura il Decreto 101 possa sostenere l’amministrazione nella ricerca delle soluzioni di alcuni annosi problemi, a cominciare dal precariato. A tale proposito valuteremo, insieme ai Sindacati, tutte le priorità da affrontare".

Per il 6 novembre il vice Sindaco Nieri, con delega al personale, ha convocato un tavolo di confronto. Per quel giorno i sindacati chiedono risposte. "Sarà il momento di verifica e valutazione rispetto alle istanze di cambiamento che oggi hanno risuonato in piazza" fanno sapere Cgil, Cisl e Uil in una nota comune. L'alternativa è trasformare la 'cartolina' inviata oggi in un vero e proprio avviso di sfratto.

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