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Tre bare, un finto prete e tre campane a morto: "La Regione taglia le eccellenze sanitarie"

Nella giornata di oggi la protesta davanti a Montecitorio dei lavoratori licenziati dalla case di cura Aurelia Hospital, Città di Roma ed European Hospital: "Celebriamo il funerale della sanità"

"Siamo qui oggi per chiedere l'intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi. La nostra situazione è ormai insostenibile". A lanciare il drammatico appello sono alcune centinaia di lavoratori delle case di cura Aurelia Hospital, Città di Roma ed European Hospital, che oggi a Montecitorio "hanno celebrato il funerale della sanità". 

La protesta a seguito dei "160 licenziamenti collettivi avviati dalla proprietà delle tre strutture a causa dei tagli al budget decisi dalla Regione Lazio e dei rimborsi per crediti pregressi, pari a circa 30 milioni di euro, non ancora erogati dalla Regione stessa".

Tre bare, una per ogni clinica, un finto prete e due chierichetti, tre campane a morto, una sedia a rotelle e una barella, manifesti listati a lutto oltre a vari striscioni tra cui: 'La Regione taglia le eccellenze sanitarie, ci lascia senza cure e senza lavoro".

"E' la quinta manifestazione nel giro di due mesi - fanno sapere i manifestanti - finora nè Zingaretti nè il ministero della Salute ci hanno dato ascolto, neanche semplicemente per comprendere le nostre ragioni. Tutti sanno della nostra grave e delicata situazione. Solo l'intervento del premier, a questo punto, può essere risolutivo. Renzi, adesso tocca a te tutelare le nostre posizioni e quelle dei pazienti che assistiamo', hanno aggiunto i lavoratori".

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