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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Affile / Piazza San Sebastiano

Affile: antifascisti in piazza contro il sacrario Rodolfo Graziani

"Non in mio nome". Manifestazione contro il monumento chiuso da ieri per essere ripulito da alcune scritte offensive

Non in mio nome. Questo lo slogan scelto dal Comitato 'Affile antifascista' che ha organizzato per stamattina una manifestazione contro il sacrario dedicato al ministro della Repubblica di Salò Rodolfo Graziani. Dopo le forti polemiche politiche che hanno accompagnato l'inaugurazione del mausoleo costruito all'interno del Parco Radimonte, nel paese dell'alta Valle Aniene, 1700 abitanti al confine con la Ciociaria, sono scattati supercontrolli da parte di carabinieri e polizia.

COMITATO ANTIFASCISTA - Il Comitato 'Affile antifascista' ha allestito una mostra storica curata dalla Comunità etiope nel parco della Rimembranza, in piazza San Sebastiano. L'opera dedicata al ministro della Difesa di Salò, è costata 127 mila euro con fondi erogati dalla Regione Lazio ed è finita alla ribalta internazionale conquistando, tra mille polemiche, anche le colonne del prestigioso New York Times. Nel pomeriggio, alle 17, è previsto un dibattito alla presenza di esponenti della Comunità etiopica in Italia e dell'Anpi Roma,l'associazione nazionale partigiani, che per prima è insorta contro il sacrario a Graziani. Intanto il sindaco di Affile con un'ordinanza ha disposto da ieri la chiusura del mausoleo al gerarca fascista nel parco Radimonte, dopo i danni provocati nei giorni scorsi sui muri imbrattati di vernice durante un raid antifascista.

MAUSOLEO IMBRATTATO - Sacrario dedicato l Maresciallo d'Italia e ministro di Salò, Rodolfo Graziani che è stato chiuso nella giornata di ieri per provvedere a rimuovere le scritte contro il gerarca fascista che lo avevano deturpato nei giorni scorsi. La struttura, inaugurata lo scorso 11 agosto, ha scatenato una tempesta di polemiche politiche sull'opportunità di dedicare il mausoleo al gerarca fascista e sul finanziamento regionale di 180 mila euro.

DANNEGGIATO - Il sacrario, che è finito alla ribalta internazionale e che in questi giorni il Gruppo Sel della Provincia di Roma ha definito "illegale e incostituzionale", lo scorso 12 settembre è stato danneggiato con scritte lasciate con vernice spray per contestare il mausoleo al Maresciallo d'Italia. Sui muri sono comparse scritte come 'No al fascismo','Macellai', 'Patria assassina', 'Per tuoi massacri compiuti un monumento per le tue vittime' e "Chiamate eroe un assassino'. Gli autori del raid, tre giovani di Subiaco, sono stati subito individuati e denunciati dai carabinieri. Ora il parco è stato chiuso per rimuovere quelle scritte contro il sacrario al 'Leone di Neghelli'.

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