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Tal quale a Malagrotta, il 15 ottobre la sentenza della Corte Europea

La discarica 'più grande d'Europa' è chiusa da un anno ma rimane nell'agenda poltica del Paese. Secondo l'Ue l'Italia ha violato la direttiva comunitaria sullo smaltimento dei rifiuti

A un anno dalla chiusura di Malagrotta, la discarica trentennale, famosa come la più grande d'Europa non è ancora uscita dall'agenda politica del Paese. Il prossimo 15 ottobre infatti la Corte di giustizia europea si pronuncerà sulla procedura d'infrazione aperta dalla commissione Ue contro l'Italia per la violazione della direttiva comunitaria 1999/31/Ce sui rifiuti, in relazione al conferimento del 'tal quale', ovvero di immondizia non trattata, a Malagrotta. Incluso nel procedimento anche un sito di smaltimento di Latina.

LA DIRETTIVA - La Commissione ha chiesto alla Corte di giustizia di dichiarare che, in virtù dell'errato conferimento nelle discariche in questione dovuto a un inadeguato trattamento e selezione dei rifiuti, l'Italia ha violato gli obblighi imposti dalle direttive europee in materia. La direttiva infatti impone agli Stati membri di provvedere affinché solo i rifiuti trattati vengano collocati a discarica e di adottare le misure appropriate per la creazione di una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento.

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