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Malagrotta, il Consiglio di Stato dà ragione ad Alemanno: "Serve una bonifica"

A distanza di quattro anni è stata ribaltata la sentenza del Tar che bocciava l'ordinanza del 2011. Intanto tutti gli atti sono stati trasmessi alla Procura

Le opere di bonifica nell'area della discarica di Malagrotta richieste nell'ordinanza del 2011 avanzata dall'allora sindaco Gianni Alemanno erano legittime. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che ha accolto gli appelli proposti da Roma Capitale, dall'Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio e dall'Associazione Codici ribaltando di fatto la decisione del Tar. “Il Consiglio ha infatti dichiarato legittima l'ordinanza a tutela della salute pubblica adottata dal sindaco di Roma, con la quale nel 2011 erano state imposte alla E. Giovi Srl, in qualità di gestore della discarica, opere di bonifica per fronteggiare i gravi fenomeni di inquinamento della falda prodotti” ha scritto in una nota il Consiglio di Stato. “Peraltro, sulla scorta delle indagini tecniche svolte dal collegio di verificatori del Politecnico di Torino, nominato in corso di causa, il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica di Roma, per i provvedimenti di competenza".

ALEMANNO - “È una magra consolazione constatare che dopo quattro anni il Consiglio di Stato ci dà ragione sull'ordinanza con cui nel 2011 avevamo imposto a Cerroni di mettere in sicurezza dal punto di vista ambientale la discarica di Malagrotta. La nostra ordinanza imponeva una serie di opere di contrasto all'inquinamento delle vene acquifere tanto urgenti quanto indispensabili, eppure il Tar, all'epoca, diede ragione a Cerroni, smentendo la nostra Amministrazione. Oggi il Consiglio di Stato fa bene a mandare gli atti alla procura della rep di roma ma per quattro anni al discarica di Malagrotta, anche se chiusa, ha continuato ad inquinare l'acqua e il terreno circostante" ha dichiarato in una nota Gianni Alemanno.

ESTELLA MARINO - Soddisfazione anche dall'assessore all'Ambiente Estella Marino: “Oggi il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del Tar su Malagrotta, ha messo nero su bianco le ragioni della tutela della salute e dell’ambiente. Non posso che essere contenta di questa decisione, a cui si è arrivati anche grazie alla collaborazione dei cittadini della Valle Galeria, collaborativi sin dal primo momento tanto da facilitare e rendere possibili tutte le verifiche dei periti del Politecnico di Torino, oltre che dell’Arpa Lazio e degli uffici competenti di Roma Capitale” si legge in una nota. “Appare sempre più chiaro quanto sia stata giusta la scelta di questa Amministrazione di chiudere definitivamente Malagrotta e di invertire tendenza sui rifiuti rispetto al passato, nonostante questo possa aver portato fatiche e disagi iniziali da parte di tutti”. Poi ha aggiunto: “Per questa ragione l’Amministrazione vigilerà affinché al più presto vengano attuate tutte le azioni necessarie per la messa in sicurezza della discarica di Malagrotta e la successiva bonifica delle aree circostanti”.

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