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Mafia capitale, Sel apre la partita col Pd sul Campidoglio: Nieri sempre più in bilico

Giovedì pomeriggio dall'assemblea del partito di Vendola si è levata la richiesta di "discontinuità radicale". Il vicepresidente regionale Smeriglio mette in discussione la giunta Marino: "E' davvero la migliore squadra possibile?"

E' sempre più circondato il sindaco Ignazio Marino. Dopo le bordate del premier Renzi, ad alzare la voce ieri è stato il principale partito della maggioranza insieme al Pd, Sel. Dall'assemblea del partito di Vendola che si è tenuta ieri è arrivata chiara la richiesta di "discontinuità". Una discontinuità "radicale". Anzi, per usare le parole del vicepresidente regionale Massimiliano Smeriglio, uno "choc". Ed è stato proprio Smeriglio ad affondare il coltello arrivando a mettere in discussione la squadra di governo del primo cittadino. "E' davvero la migliore squadra possibile che possiamo mettere in campo per i nostri obiettivi?" ha affermato. "Quando arrestarono l'assessore alla Sanità della Giunta Vendola, Nichi azzeró la Giunta. Ma questo non vuol dire cambiarla, ma aprire uno spazio di riflessione". Affermazioni che hanno di fatto rimesso in discussione anche la posizione di chi un posto nella giunta di Marino lo occupa: il vicesindaco Luigi Nieri, da sempre scomodo sulla poltrona di braccio destro di Marino.

"Sono d'accordo su tutto, ma mi fermo sulla questione dell'azzeramento della giunta. E' una cosa che va in bocca a chi ci ha portato qui. Ma se prendessimo questa decisione, un minuto prima io rassegno le mie dimissioni. Penso che dovrei farlo già ora per le cose che ho sentito e letto. Però non possiamo dare l'immagine di quelli che chiedono l'azzeramento per poi casomai rientrare dalla finestra. Sono due anni che sto sotto botta, ma lo sappiamo che in passato sono state chieste le mie dimissioni per fare entrare Coratti. Io non voglio dare l'immagine di stare attaccato alla poltrona". Poi ha invitato a fare i conti con la realtà: "Può anche essere una giunta scarsa poi ti capita Mafia Capitale che ti blocca gli appalti. Ma se non hai bilancio è difficile che vai a tagliare l'erba. Il bilancio è stato a zero. Va bene criticare, fare le pagelline agli assessori, ma dobbiamo partire dai dati reali", ha concluso il vicesindaco.

A indicare la strada di un partito sempre in bilico tra la sua appartenenza alla maggioranza e posizioni critiche verso l'amministrazione è ancora il vicepresidente regionale: "Siamo pronti a riproporre un patto per il governo, ma non ad ogni costo. Su questo aspettiamo la risposte del sindaco e del Pd. Aspettiamo tempi chiari e rapidi". Sel apre la 'sua' partita. "Dovremmo ripensare il nostro posizionamento, la nostra libertà di decidere in autonomia". E ancora. "Penso che Sel debba avviare una cosa nuova che si chiama verifica sia in rapporto alla coalizione, quindi al Pd, sia un rapporto nuovo di discontinuità con il sindaco. Vanno definiti tempi e cose che vanno fatte da subito".

La proposta è quella di una "consultazione aperta" rivolta alla città, dai comitati cittadini alle imprese. "Dobbiamo ripartire da una riconciliazione con i dipendenti pubblici, la manutenzione dei parchi di quartiere e delle strade. Un governo diffuso della città, nei municipi dove i cittadini non trovano i servizi. Lo ribadisce il capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola: "Abbiamo avviato un percorso di ascolto e consultazione che per noi è vincolante. Ci riteniamo legati a un vincolo di mandato. L'obiettivo è una consultazione permanente con la base del partito e gli stati generali dell'antimafia sociale: un grande appuntamento pubblico". 

Intanto il consigliere di Sel Imma Battaglia prende l'iniziativa: "Io penso che tutti quelli di Sel che occupano dei posti dovrebbero dimettersi. E io mi dimetto come presidente della Commissione Smart city, sviluppo, sistemi informativi e beni comuni. Noi azzeriamo non perchè cerchiamo posti o perchè facciamo la guerra a Luigi Nieri". 

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