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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Regione, M5S: "Esclusi da riunione ufficio presidenza". Storace: "Movimento cinque balle"

I grillini lamentano l'esclusione di Devid Porrello: "Leodori non mantiene promessa". Storace contro Barillari: "Crede alle frottole dei suoi"

Terzo giorno di vita del nuovo consiglio regionale del Lazio e terzo giorno di polemiche grilline. Dopo l'esclusione dall'ufficio di presidenza di lunedì e la polemica sul taglio di stipendi non effettuato dalle altre forze politiche, il Movimento Cinque Stelle denuncia l'esclusione dall'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, "nonostante l'assicurazione del presidente dell'assemblea Leodori che anche i membri non eletti avrebbero potuto assistere come osservatori". A raccontare quanto accaduto è la consigliera M5S Silvana Denicolò.

IL RACCONTO - "Porrello si è presentato alla riunione ma è stato rifiutato", dice. "In particolare Storace ha invocato il regolamento per giustificare l'esclusione. L'unica dell'Ufficio di presidenza a opporsi è stata la consigliera Petrangolini". "Il presidente del Consiglio regionale Leodori nel discorso di insediamento si era impegnato a far partecipare alle riunioni dell'Ufficio di presidenza anche i gruppi non rappresentati - aggiunge Denicolò. Invece ancora una volta hanno detto una cosa e ne hanno fatta un'altra. Ora ci aspettiamo che il regolamento venga osservato alla lettera anche su tutta una serie di consuetudini in Consiglio che lo infrangono".

STORACE - Il vice preisdnete del consiglio regionale, tirato in ballo dal gruppo pentastellato però risponde duramente: "Barillari sembra il capogruppo di Cinque balle, e crede alle frottole che gli ha raccontato un suo consigliere regionale - scrive in una nota Storace -. Porrello si è presentato in ufficio di presidenza assieme a Sbardella e nessuno lo ha cacciato. E dopo oltre un'ora se ne sono andati perché era evidentemente imbarazzante la presenza di consiglieri regionali muti".

"La polemica imbastita - sottolinea il leader della Destra - dimostra che occorre serietà negli atteggiamenti istituzionali e che non si possono inventare presenze negli organi non previste da leggi e regolamenti. Se si vuol prevedere che all'Ufficio di presidenza eletto dal Consiglio regionale possano partecipare soggetti che il Consiglio regionale non ha eletto, qualcuno non strillerà se proporremo che anche ai lavori della Giunta regionale possano partecipare consiglieri che il presidente Zingaretti o gli assessori non hanno eletto. Se ci vuole trasparenza in Consiglio credo che ci voglia anche nella Giunta. Ma credo che non serva ne per l'uno né per l'altro".

VERSIONE CONFERMATA - Il consigliere Sbardella conferma la versione di Francesco Storace sul presunto allontanamento del rappresentante Cinque Stelle dalla riunione dell'ufficio di presidenza di oggi. "Leggo con un certo stupore la polemica sorta intorno alla mia presenza e a quella del collega del Movimento 5 Stelle all'ufficio di presidenza odierno - scrive il consigliere della lista civica Buongiorno -. Per questo ritengo vada fatta un po' di chiarezza". Sbardella conferma "di aver assistito, insieme al collega Porrello, alla prima ora di riunione, per poi allontanarci volontariamente. Nel merito della questione - spiega - sono convinto che le esigenze di trasparenza sia per l'assemblea che per tutti i cittadini potrebbero essere soddisfatte in maniera più semplice e pratica con la messa in rete delle convocazioni dell'ufficio di presidenza con relativo e dettagliato ordine del giorno, con la pubblicità dei verbali delle sedute e, ovviamente, con la tempestiva pubblicazione di tutte le delibere approvate dallo stesso ufficio. Dato che siamo in tema di trasparenza - conclude Sbardella - probabilmente la stessa impostazione dovrebbe essere adottata per le sedute della giunta regionale. Mi auguro che tutto questo non rimanga solo un auspicio".

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