"Insediamenti rom spontanei, sporcizia e degrado, abbandono e vagabondaggio. Questo è quanto troviamo a Lungotevere delle Armi e sotto Ponte Matteotti". La denuncia viene da Stefano Erbaggi, Consigliere municipale Ncd, e Gabriele Sarrocchi, del movimento Cuori Italiani, che, al termine di un sopralluogo organizzato nella giornata odierna, si rivolgono al Sindaco Marino e al Presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi: "E' necessario un intervento energico. Non possiamo più aspettare, i cittadini sono spaventati e chiedono il nostro aiuto perché, nonostante le segnalazioni fatte, da voi non hanno ricevuto risposta".

"Abbiamo riscontrato a Lungotevere delle Armi il totale abbandono della pista ciclabile, l'insediamento nell'ansa del Tevere di alcuni nuclei rom che, tra l'altro, per accedere alle loro abitazioni abusive hanno distrutto la rete di confine, creando diversi accessi. Queste persone hanno derubato il vicino presidio militare di una delle targhe e l'hanno posta davanti ad un cancello che, da mesi, viene da loro usato come zona di passaggio e al quale hanno imposto un proprio lucchetto. Hanno inoltre occupato abusivamente una costruzione posta a ridosso dell'ansa e usufruiscono quotidianamente della rete elettrica". Questa una descrizione fedele della situazione da parte di Erbaggi e Sarrocchi.

L'immagine non cambia se ci si sposta più in là, sotto Ponte Matteotti. "Accanto al Ponte c'è una rampa d'accesso i cui sigilli sono stati strappati. Da oltre un anno chi vuole accede al passaggio liberamente. Il risultato del mancato controllo da parte delle Amministrazioni locali si traduce in un continuo insediamento di barboni e persone senza fissa dimora che hanno stabilito qui la propria casa, dimorandovi con tanto di divano, pentole e suppellettili".

"Roma sta andando alla deriva e questa zona non è da meno. L'ultima opera di bonifica era stata eseguita dal Sindaco Alemanno. Da allora la Giunta capitolina e quella del Municipio I si sono dimenticate di questa area. Marino e la Alfonsi continuano a rimanere indifferenti davanti ad episodi di cotanto degrado. Né noi, né i cittadini di questo quadrante siamo più disposti a tollerare questa situazione", concludono Erbaggi e Sarrocchi.