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Della Casa delegata, nel Movimento volano gli stracci: "Atto di bullismo di Raggi, è la fine dei nostri valori"

La presidente del VII municipio Monica Lozzi (m5s): "Eravamo quelli dell’"Uno vale uno" oggi siamo diventati quelli dell’"Uno vale quindici” basta avere le amicizie giuste nel posto giusto"

Bufera era annunciata e bufera è stata. L'annuncio della nomina della sfiduciata Roberta Della Casa a delegata di Virginia Raggi nel IV municipio, ha scatenato l'ira di Monica Lozzi, presidente del VII municipio, da tempo in rampa di lancio per la candidatura a sindaco di Roma. La minisindaca del Tuscolano usa parole durissime contro la prima cittadina, confermando di fatto quello che abbiamo a lungo raccontato, ovvero una lotta interna al Movimento romano per assumerne il controllo. [QUI LA VICENDA]

Una lotta che, nella sfiducia alla presidente del IV municipio Roberta Della Casa, ha vissuto il suo apice: 15 consiglieri su 15 hanno mandato a casa la presidente grillina. Uscita dalla porta però Della Casa è stata fatta rientrare dalla finestra dalla sindaca Virginia Raggi che in un'ordinanza l'ha scelta come propria voce sul territorio. Incarico a titolo gratuito. E fa nulla che consiglieri di maggioranza ed eletti sui territori si fossero pubblicamente espressi contro la nomina

Così alle critiche, attese e scontate delle opposizioni, si uniscono quelle di Lozzi che fanno ben più rumore specie per i toni. "Oggi, con la nomina come delegata della Sindaca al IV Municipio della presidente sfiduciata all’unanimità dalla maggioranza 5 stelle e da tutto il Consiglio, abbiamo definitivamente sancito la fine dei nostri valori", esordisce in un post su facebook. Lozzi definisce l'atto di Raggi "un atto di “bullismo” istituzionale che ha di fatto calpestato la volontà del Consiglio del IV Municipio, organo deputato al controllo politico dell’Esecutivo e forma massima dell’espressione democratica degli Enti Locali. Con la scusa di voler garantire la continuità amministrativa, nonostante il voto espresso in aula andasse proprio nella direzione opposta, ha di fatto tutelato la sua “protetta” contro la volontà della maggioranza".

"La Sindaca", continua, "impone le sue scelte fregandosene dei principi base del nostro movimento che prevedono condivisione, confronto e il rispetto della volontà della maggioranza. E tutto questo nel silenzio colpevole di tutti a tutti i livelli. Eravamo quelli dell’"Uno vale uno" oggi siamo diventati quelli dell’"Uno vale quindici” basta avere le amicizie giuste nel posto giusto".

Lozzi chiude con un appello agli eletti: "Prima di dare il via agli insulti, al bullismo da tastiera di cui alcuni sono esperti, invito tutti i consiglieri m5s comunali, municipali e gli attivisti non solo romani a mettersi nei panni dei 15 nostri esponenti che, con un atto possibile solo nel ruolo istituzionalmente superiore che la Sindaca ricopre, hanno visto annullare e calpestare la loro scelta unanime e mi chiedo voi al loro posto come vi sareste sentiti??!!!…...io personalmente da donna pensante e libera condanno fermamente la scelta sconsiderata della Sindaca che segna uno dei momenti più oscuri del movimento 5 stelle romano".

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