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Il Movimento e la Raggi perdono pezzi: la Lombardi si dimette dal minidirettorio

La deputata, una dei 4 esponenti a supporto della sindaca, ha rassegnato le dimissioni. Insanabili le fratture dopo le nomine di Frongia e Marra

Non era gossip dei giornali, non era fango: era la verità. La lotta interna al Movimento Cinque Stelle tra Raggi e Lombardi non è mai stata un'invenzione. Lo dimostrano le dimissioni odierne, dal minidirettorio di supporto alla sindaca, da parte di Roberta Lombardi. A lanciare la bomba, a pochi minuti dal via della seconda seduta dell'assemblea capitolina, è l'agenzia di stampa Adnkronos che cita fonti autorevoli del M5s. In aula Giulio Cesare diversi esponenti pentastellati ci ha confermato le dimissioni. 

La Lombardi, durante la campagna elettorale, era stata chiamata insieme alla senatrice Taverna, all'eurodeputato Castaldo e al consigliere regionale Perilli, a formare un gruppo di supporto per la sindaca. 

Alla base dell'addio al minidirettorio l'empasse sul capo di gabinetto con Raggi decisa a sostenere le nomine di Daniele Frongia e Raffaele Marra suo vice ma poi costretta a desistere. La Lombardi, supportata da Taverna, Castaldo e Perilli, ha accusato la Raggi di aver violato il codice etico sottoscritto. Da qui le tensioni e la decisione della sindaca di desistere dalle nomine. Raggi che però non si è piegata al volere della Lombardi relativamente alla Morgante, da qui l'addio del magistrato della corte dei Conti. 

Nei giorni scorsi è sceso a Roma Grillo per provare a tenere insieme i cocci, ma la frittata era ormai fatta. 

Tra Raggi e Lombardi i rapporti non sono mai stati idilliaci. La deputata, ex capogruppo alla Camera, avrebbe voluto la vittoria del suo protetto De Vito alle comunarie. La sconfitta, a vantaggio della 37enne avvocato, ha innescato una vera e propria guerra, sfociata nella formazione della giunta, nel corso della quale ci sono stati diversi veti incrociati ora della Lombardi alla Raggi, ora della Raggi a nomi proposti dalla Lombardi. 

La Lombardi stessa ha confermato le dimissioni, parlando di impegno diverso: "Mi spiace deludere coloro i quali in questo momento stanno parlando di liti, gelo o siluramenti rispetto al lavoro che tutti stiamo facendo su Roma. Non è così. In questi giorni il lavoro per Italia 5 Stelle entra sempre più nel vivo. Stiamo preparando tutto affinché la terza edizione di Italia 5 Stelle in programma a Palermo il 24 e 25 settembre vada al meglio. Purtroppo per questo il mio supporto nello staff romano sarà differente: continuerò a dare una mano a Virginia ma dall'esterno sui temi che ho sempre seguito. Credo che insieme abbiamo fatto tante cose molto importanti, per questo oggi Roma è a 5 stelle. In futuro riusciremo a farne altre altrettanto importanti, ma intanto sono certa che Paola, Gianluca e Fabio Massimo riusciranno a sostenere il nostro sindaco giorno per giorno. Adesso è giusto affrontare le priorità di questo Paese e di questa città, partendo dal minore su dieci che oggi è in una situazione di povertà assoluta. Abbiamo bisogno di una manovra seria come il reddito di cittadinanza, che affronti il tema della povertà e faccia ripartire l'economia del Paese. Non di polemiche che interessano solo ai giornalisti".

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