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Politica Don Bosco / Via dei Sulpici

Locanda dei Girasoli, dal centrosinistra un appello alla Sindaca: "Scongiurare la chiusura"

Dal Partito Democratico ad Italia in Comune tante richieste e qualche consiglio per impedire la chiusura del noto ristorante del Quadraro

Il rischio di abbassare la saracinesca è concreto. Alla Locanda dei Girasoli le perdite sono consistenti. Riempire il locale dove lavorano, con contratti a tempo indeterminato, dieci persone con disabilità intellettiva, diventa una necessità stringente. Ma è complicato riuscirvi restando in periferia.

I costi di gestione

Il venerdì ed il sabato il problema non sussiste. In quei due giorni, come ha spiegato il direttore del ristorante, i locale è pienissimo. Ma durante il resto della settimana i clienti scarseggiano. E la Locanda lavora solamente all'ora di cena. Difficile quindi mantenere i costi che, dal 2013, sono stati sempre coperti dal Consorzio Sintesi. Come ha spiegato il suo presidente, la soluzione potrebbe essere quella di "trovare uno spazio in una zona più raggiungibile perchè, via dei Sulpici 117/h spesso nemmeno il navigatore ti aiuta a trovarlo". In alternativa bisogna puntare a riempire il locale anche durante la settimana.

La cena solidale

 "Quella della Locanda è un'esperienza straordinaria che non è nemmeno lontanamente pensabile si possa disperdere. Noi vogliamo contribuire alla causa – spiega Dario Nanni coordinatore romano di Italia in Comune – per questo abbiamo organizzato per dicembre una cena con tanti attivisti, ovviamente ci andremo durante la settimana. Sarà quella l'occasione per confrontarci con chi lavora nel ristorante, anche per capire come possiamo essere utili".

L'appello alla Sindaca

Anche il Partito Democratico si è mosso. "Facciamo appello alla sindaca di Roma e all'assessore Cafarotti affinchè scongiurino con ogni mezzo la chiusura della Locanda dei Girasoli. Stiamo parlando di una realtà  preziosa per il territorio per la sua finalità sociale – scrive in una nota il gruppo capitolino del Pd – si tratta di un ristorante apprezzato dal quartiere per la sua cordialita', che assicura un posto di lavoro a giovani disabili offrendo loro in questo modo un'opportunita' unica di integrazione ed autonomia. Esperienze del genere dovrebbero essere non solo salvaguardate ma replicate su larga scala". 

Il suggerimento: un bando sui beni sequestrati

Per ora invece le richieste di aiuto che il presidente del Consorzio Sintesi ha inviato alle ultime due giunte capitoline, come a quella regionale, non ha sortito gli effetti sperati. "Si può anche copiare a volte. La sindaca di Roma prenda esempio da Nicola Zingaretti che alla Romanina ha fatto un bando su un bene sequestrato alla criminalità organizzata riservato ad associazioni e realtà del Terzo settore che si occupano di marginalità e ha restituito quel bene alla collettività – ricorda la consigliera regionale democratica Marta Leonori –  La sindaca copii e si attivi per evitare la chiusura della 'Locanda dei Girasoli'. Gli strumenti ci sono e chi vuole li usa. Li usi anche lei e metta Roma nella condizione di tutelare i buoni esempi di integrazione sociale e lavorativa che esistono da anni. Costruisca qualcosa di buono".

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