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Elezioni, candidati Pd a Roma: dai big renziani Gentiloni e Madia agli esclusi delle minoranze

Tutti i nomi del candidati in lista nei collegi romani e del Lazio

Un weekend di tensioni quello appena trascorso nelle stanze di Largo del Nazareno, dal voto in direzione alle 4 del mattino di sabato alla pubblicazione finale delle liste nella tarda serata di ieri, alle polemiche, inevitabili, della domenica. I candidati alle elezioni politiche del 4 marzo per la coalizione di centrosinistra ci sono, i loro nomi verranno depositati domani, lunedì 29 gennaio, termine ultimo da regolamento. E tra esclusi delle correnti minoritarie, con annessi mal di pancia, e nuovi volti a sorpresa, nei collegi di Roma e Lazio non sono mancati colpi di scena. 

Negli uninominali per la Camera dei deputati troviamo schierati i big renziani, dal premier uscente Paolo Gentiloni nel collegio 1 (Centro storico, Trastevere, Testaccio), al ministro Marianna Madia nel collegio 2 (Parioli, Salario, Tor di Quinto) al presidente del partito Matteo Orfini in corsa nella periferia est della città, collegio 5 (da Tiburtino a Torre Angela). Accanto a nomi nuovi tutti romani come Patrizia Prestipino, renziana di ferro, ex minisindaca dell'Eur, ora membro della direzione nazionale del Partito democratico e candidata nel collegio 8 (Ardeatino, Ostiense, Torrino mezzocammino), e Cristina Maltese, ex presidente del municipio XII in corsa nel collegio 11 (Casalotti-La Pisana). Nel collegio 10 è candidato invece il radicale Riccardo Magi (con Roberto Giachetti spedito a Sesto Fiorentino). 

Per i proporzionali ancora uomini e donne del segretario, dalla capolista Madia al primo collegio seguita da Luciano Nobili e Michele Anzaldi. Mentre nel terzo collegio quello dei comuni di provincia (Guidonia, Pomezia, Velletri e Marino) la capolista è Maria Elena Boschi (candidata anche all'uninominale a Bolzano). 

Qui tutti i nomi delle liste nel Lazio

Tra gli esclusi diversi nomi di un "vecchio Pd" stavolta, davvero, rottamato. Da Umberto Marroni (capogruppo dem a palazzo Senatorio nel 2008) a Walter Tocci (vicesindaco di Roma sotto la giunta Rutelli), a Gianni Cuperlo, da sempre eletto a Roma mandato invece, a sua insaputa, a Sassuolo in Emilia Romagna. Poi Marco Miccoli, l'ex segretario del Partito romano, sostituito all'ultimo dal socialista Oreste Pastorelli, perché altrimenti saltava l'accordo. "Ho accettato la richiesta di farmi da parte, per il bene della coalizione" ha scritto su Facebook in un lungo post dove spiegava le ragioni della mancata candidatura. Suscitando il malcontento di elettori, amici, conoscenti, che sotto il post hanno sfogato rabbia e incredulità. 


 

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