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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Vigili, Liporace toglie dall'imbarazzo Marino: "Rinuncio per rispetto delle istituzioni"

Il comandante in pectore, ad una settimana dall'investitura ufficiale, fa un passo indietro "per spirito di servizio e rispetto istituzionale". Ricomincia il valzer dei nomi

Oreste Liporace non è più disponibile a fare il comandante della polizia municipale di Roma. L'annuncio viene dato in serata all'agenzia Ansa dallo stesso colonnello di Belvedere Marittimo: "Rinuncio per rispetto delle istituzioni, del corpo di polizia locale della Capitale e dei cittadini romani". Ad una settimana esatta dalla conferenza stampa in cui Marino lo presentava come l'uomo migliore tra i 99 in corsa, si conclude la sua avventura come comandante in pectore. Sette giorni di montagne russe durante i quali Liporace ha vissuto nell'occhio del ciclone: prima la nomina, poi lo sciopero dei vigili e il blocco del centro di Roma; quindi le prime indiscrezioni sulla mancanza dei requisiti. Indiscrezioni che diventano certezze ad inizio settimana con il sindaco che lo scarica e lui che inizialmente decide di non mollare.

Ventiquattrore dopo Liporace annuncia di averci ripensato "per spirito di servizio e rispetto istituzionale". "Sono stato prescelto fra molti per ricoprire questo incarico - afferma - ma non ci sono state le condizioni per poterlo perfezionare". A far saltare la nomina è stato un cavillo burocratico, complice probabilmente un errore dell'ufficio del personale in Campidoglio: l'assenza, nel curriculum dell'ufficiale, di uno dei requisiti previsti dal bando, vale a dire l'esperienza quinquennale da dirigente in un ente pubblico.

TUTTI CONTENTI? - A gioire per questo passo indietro è soprattutto Marino. Il passo indietro di Liporace infatti toglie dall'imbarazzo il primo cittadino, riuscito nell'impresa di indire una selezione all'insegna della trasparenza e di scegliere una figura non in possesso dei requisiti da lui stesso imposti. Tirano un sospiro di sollievo (almeno per ora) i sindacati. Sin dalla presentazione del colonnello infatti tutte le sigle avevano duramente criticato la decisione dell'amministrazione di affidare il corpo di polizia ad un "esterno", tanto da mandare la città in tilt il giorno dopo la sua presentazione, partecipando in massa ad un'assemblea sindacale.

ED ORA? - Si apre ora una nuova partita. Il Sulpl ed il suo segretario romano Stefano Giannini già questa mattina dando per scontato il passo indietro di Liporace, chiedevano al sindaco di convincersi e di richiamare Buttarelli: "Non ci sarebbe nessun vincitore o sconfitto si tratterebbe solo di ricominciare un lavoro troppo presto interrotto per il bene della Polizia Locale di Roma". Spingerebbero per un ritorno di Buttarelli anche alcuni consiglieri comunali di maggioranza. Sibilline le dichiarazioni del coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo che ha definito l'ex capo dei vigili una rara perla. Molto forti sono i nomi di Antonio Di Maggio e Diego Porta che acconterebbero i sindacati, ma non Marino.

Dal Campidoglio infatti filtrano voci che raccontano di un sindaco non intenzionato a piegarsi ai vigili e quindi pronto a presentare nuovamente un comandante esterno. Torna d'attualità il nome di Raffaele Clemente, ed dirigente della Questura di Roma, che andrebbe a formare un ticket con Rossella Matarazzo.

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