Atac, Rettighieri striglia Meleo e Raggi: il direttore generale ai saluti finali
Durissima lettera del dg di Atac che si conclude con l'ipotesi dell'addio, data ormai per certi da più parti. A rendere nota la lettera l'ex assessore Esposito sul suo blog
Tra il direttore generale di Atac Marco Rettighieri e l'amministrazione Raggi si consuma la rottura. Nell'irritualità pentastellata se il detonatore che portò alle dimissioni di Daniele Fortini in Ama fu il blitz in streaming, in Atac a far montare il caso è una lettera, teoricamente riservata, inviata da Rettighieri all'assessore ai trasporti Meleo. E se nel caso di Fortini a finire impallinata fu la municipalizzata, stavolta è l'amministrazione a doversi fare incudine e a subire il duro sfogo di Rettighieri.
Già perché nella lettera è pesantissimo l'affondo contro la sindaca Raggi e la responsabile della mobilità. Motivo del contendere delle dichiarazioni a mezzo stampa che hanno fatto infuriare Rettighieri, spingendolo a vergare parole durissime. Il tema è quello dei lavori sulla metro A. Domenica la Raggi aveva affermato che per la ripresa delle scuole il 95% dei treni sarebbe stato operativo. "Impossibile raggiungere tale percentuale", spiega Rettighieri, ribadendo un concetto evidentemente espresso più volte. Quindi si fa l'elenco della perfomance delle officine Atac che stanno consentendo di aumentare il numero di treni circolanti. Si passa poi al nodo dei 18 milioni di euro per le manutenzioni. "I fondi non sono ancora disponibili perché nessun bonifico è partito da Roma Capitale verso Atac", spiega il dg aggiungendo che l'azienda ha comunque avviato i lavori.
Rettighieri è un fiume in piena e passa al trasporto di superficie "che vede un numero di vetture costrette a rientrare per guasti". E ancora la denuncia forse più pesante relativa a ingerenze relative a spostamenti di personale. Un'ingerenza che viene definita e "vista come un commissariamento". Il numero uno di via Prenestina chiude di fatto rimettendo, ancora una volta, l'incarico nelle mani dell'amministrazione.
A rendere nota la lettera è stato l'ex assessore Stefano Esposito che l'ha pubblicata sul proprio sito. Ieri, in tardissima serata, la risposta altrettanto dura dell'assessore Meleo: "È molto grave che uno scambio di comunicazioni interne tra Campidoglio ed Atac, prima ancora che queste siano giunte all'assessore di competenza, sia reso pubblico da un senatore del Partito Democratico che, palesemente, ne strumentalizza i contenuti per i propri fini politici". Si passa quindi alle colpe di Rettighieri: "È altrettanto grave, dunque, che vi sia chi si presta a questi giochini tipici della vecchia politica. È singolare inoltre che la sindaca Virginia Raggi non compaia tra i destinatari della lettera seppur chiamata in causa più volte. Tuttavia, a differenza di quanto scrive Rettighieri, si ricorda che il dato del 95% dei treni disponibili a settembre esplicitato dalla sindaca è stato comunicato dallo stesso dg, che ha assicurato che nel mese di settembre, con l'apertura delle scuole, sui 32 treni programmati per la metro A ne circoleranno 30 e nella peggiore delle ipotesi 28. Si ricorda inoltre che i 18 milioni di euro per la manutenzione della metro A ci sono, stanziati con una delibera di giunta prima di Ferragosto, mentre la determina dirigenziale che dispone il pagamento è datata persino 12 agosto 2016".