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Salario accessorio, Raggi ai sindacati: "Verifiche in corso, poi tavolo di confronto"

Virginia Raggi in una lettera indirizzata alle sigle sindacali. Cgil: "Bene impegno nero su bianco". Usb: "Ora serve un atto di coraggio"

"La priorità di queste ore per l'amministrazione è rappresentata dal perseguire con determinazione ogni attività finalizzata alla completa risoluzione del problema" del salario accessorio. Si conclude così la lettera firmata dalla sindaca Virginia Raggi e indirizzata oggi ai sindacati dopo il primo incontro in Campidoglio dell'11 luglio. Per risolvere "l'annosa vicenda" del salario accessorio l'amministrazione capitolina da un lato considera "imprescindibile" il riavvio di "un dialogo comune di carattere interistituzionale" e da un altro prevede "approfondimenti con l'assessorato al Bilancio"

Per il primo aspetto, ricorda Raggi, "l'Assemblea capitolina ha rafforzato l'azione di questa amministrazione attraverso una mozione, unanimemente condivisa, finalizzata al riavvio di un confronto con il governo". Per il secondo aspetto, l'assessore Marcello Minenna sta procedendo a "una verifica di bilancio in relazione alla praticabilità di ipotesi che scongiurino il recupero delle somme direttamente dai dipendenti capitolini attraverso la possibilità di ricorrere a una razionalizzazione organizzativa e della spesa. Tale verifica dovrà necessariamente tenere conto degli esiti della manovra di assestamento attualmente in elaborazione. All'esito di quest'ultima, attualmente prevista per l'ultima decade di luglio, sarà possibile convocare un tavolo ove riferire con maggiore compiutezza".

Parole di soddisfazione per l'impegno messo nero su bianco arrivano dal segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale di Cola. "Non si può far finta che il pantano in cui è stata lasciata Roma Capitale sia risolvibile con la bacchetta magica. La vertenza sul salario accessorio, frutto di varie irresponsabilità, è assai complicata. Se quindi resta la rabbia per il mancato pagamento del salario integrativo dovuto ai dipendenti capitolini per prestazioni già erogate, va notata la differenza: oggi si mette nero su bianco un impegno e si forniscono tutte le documentazioni. 

È evidente che non basta e che bisogna rimettere in busta paga il maltolto. Sia l'Assemblea Capitolina di ieri che questa lettera del Sindaco Virginia Raggi mostrano un impegno pubblico e una propensione al confronto che è troppo a lungo mancata. Adesso bisogna superare l'atto unilaterale della Giunta Marino e garantire ai romani i servizi, perchè il contratto integrativo finanzia servizi pubblici, non prebende"
 
Commenta anche Usb, ricordando il blocco da parte di Tronca degli arretrati del 2015. "Quest'oggi si sarebbe dovuto svolgere un incontro tra le parti Sindacali e la Sindaca Virginia Raggi sul mancato pagamento delle quote del salario accessorio relative a prestazioni lavorative svolte dai dipendenti nel 2015, già messe a bilancio, deliberate e promesse con impegno formale scritto dall'amministrazione entro il mese di giugno 2016. Si tratta di centinaia di euro pro capite, disposte dall'atto unilaterale da Roma Capitale, quello imposto dalla Giunta Marino e che tanti danni ha fatto non solo ai dipendenti ma ai servizi alla città.

Il Commissario Tronca a due giorni dal ballottaggio ha scritto un atto di indirizzo per la sospensione di quegli arretrati, a causa di possibili ulteriori verifiche di enti estranei a Roma Capitale. Nel primo incontro svolto con la Sindaca, lo scorso lunedì, abbiamo chiesto che si procedesse con un atto di coraggio e di posizionamento a sostegno dei dipendenti capitolini, umiliati e vessati negli ultimi anni, prendendo le distanze dai reali responsabili di questa infame vicenda giocata sulla pelle di migliaia di persone e sulla nuova guida politica della città". 

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