rotate-mobile
Politica

Dall'urbanistica al commercio, dalla Regione più poteri a Roma Capitale

La giunta Zingaretti ha approvato questa mattina una proposta di legge per cedere più autonomia al Campidoglio. La presentazione in Regione insieme al sindaco Marino

Più autonomia per Roma Capitale e semplificazione burocratica. La Regione Lazio cede competenze al Campidoglio. Sono queste le linee guida della proposta di legge regionale approvata all'unanimità questa mattina dalla giunta Zingaretti. In sostanza si tratta di conferire al Comune di Roma nuove poteri e funzioni amministrative. Il comune, per esempio, potrà decidere in autonomia sui camion bar che utilizzano suolo pubblico piuttosto che stabilire le norme edilizie per programmi urbani o opere pubbliche. Anche il Tevere o le concessioni per gli stabilimenti balneari del litorale non dovranno più passare dall'ente regionale.

Dall'urbanistica al turismo passando per i beni culturali e l'ambiente fino ad arrivare al demanio. Il Protocollo è stato presentato questa mattina dal governatore Nicola Zingaretti e dal sindaco Ignazio Marino nella sala Tevere della Regione Lazio a Garbatella. Folto il pubblico di amministratori presenti. Dagli assessori comunali e regionali quasi al completo passando per consiglieri, deputati e presidenti di municipio. Approvata in giunta, la legge approderà la prossima settimana in Consiglio.

“Oggi si apre un percorso di riforma storico sia per i rapporti tra la Capitale e la Regione ma anche per l'intera Italia. Questo Protocollo può essere il simbolo di come è possibile riformare le amministrazioni” ha spiegato Zingaretti. “La legge si propone di andare verso una semplificazione amministrativa auspicata da anni che permette di distruggere la burocrazia attraverso una netta riduzione dei passaggi amministrativi”. Specifica il governatore: “Non si tratta di deregulation ma di eliminare dei passaggi burocratici”.

Soddisfatto anche il sindaco Marino. “La legge approvata oggi dalla giunta Zingaretti è un passaggio importante che va al di là delle ideologie”. Il sindaco propone qualche esempio concreto: “Con questo protocollo il nostro assessore all'Urbanistica Caudo potrà procedere alla revisione del regolamento edilizio che risale ormai al 1934 e stabilire, per esempio, le norme in base alle quali ristrutturare un palazzo. Tutto senza dover passare da un altro ente”. Per il primo cittadino, alle prese in questi giorni con il Salva Roma, la conferenza stampa di questa mattina è stato anche un modo ricordare il braccio di ferro con il governo sulla legge per Roma Capitale. “E' necessario stabilire i costi che la Capitale deve sostenere per il suo essere Capitale”.

COMMERCIO – La Capitale avrà più autonomia sulla programmazione in materia di commercio su aree pubbliche e private con la determinazione di nuovi criteri semplificati per le autorizzazioni per il commercio. La legge interverrebbe anche sulla spinosa questione dei camion bar, soprattutto in merito al principio di equivalenza (ovvero l'obbligo di spostare l'attività in aree di simile pregio) che verrebbe superato. Sotto il controllo comunale passeranno le grandi strutture di vendita, i mercati fino ad arrivare alle edicole e agli esercizi che somministrano alimenti e bevande. Al Campidoglio anche le licenze per i benzinai sul Raccordo.

URBANISTICA – I Piano attuativi potranno ricevere il via libera della Capitale senza passare per la Regione. Allo stesso modo il Piano urbano parcheggi, i progetti per le opere pubbliche e il regolamento edilizio che non dovrà passare dalla verifica preventiva della Provincia. Infine l'amministrazione capitolina potrà determinare in autonomia le tabelle degli oneri di urbanizzazione.

TURISMO – Su un tema fondamentale per la Capitale come quello del turismo, l'amministrazione capitolina potrà attuare in autonomia specifici progetti, avviare in maniera più diretta i rapporti con gli enti preposti alla tutela del patrimonio storico e monumentale. Il Comune godrà inoltre di agevolazioni per l'accesso al credito delle imprese turistiche grazie a convezioni con le banche.

BENI STORICI – Roma Capitale potrà avanzare allo Stato proposte sui vincoli e sulla vigilanza sui beni artistici presenti sul suo territorio. Anche per l'espropriazione di beni ritenuti di interesse artistico. Favorito anche l'accesso agevolato per le categorie svantaggiate.
 
AMBIENTE – Più autonomia per il Campidoglio nella gestione delle aree naturali protette. Sarà possibile inoltre la definizione di standard più elevati per la riduzione dell'inquinamento luminoso.

DEMANIO – Il Comune di Roma potrà rilasciare concessioni per i beni del demanio marittimo, sui laghi e sulle aree fluviali. Al Campidoglio spetterà inoltre classificare gli stabilimenti balneari, e di quelle delle aree demaniali e degli specchi d'acqua.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dall'urbanistica al commercio, dalla Regione più poteri a Roma Capitale

RomaToday è in caricamento