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Legalità e Trasparenza: "Il Comune di Labico come la Parmalat"

"Presentato esposto alla Corte dei Conti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

“Il Comune di Labico è come la Parmalat. Siamo in presenza di un colossale buco, che ci tengono nascosto per continuare a gestire un potere che si sgretola di giorno in giorno”.

Queste le parole di Maurizio Spezzano al termine del consiglio comunale di mercoledì 24 ottobre.

“Hanno fatto di tutto per impedire che trapelassero informazioni sul quadro contabile del comune e hanno aspettato l’ultimo momento utile per approvare il bilancio di previsione – prosegue il capogruppo di Legalità e Trasparenza – ma alla fine i nodi stanno venendo al pettine e, nonostante continuino ad usare ogni stratagemma per occultare le cifre, la situazione è sin troppo chiara. In un  bilancio gonfiato a circa 9 milioni di euro le risorse reali non arrivano a 5 milioni. Se si pensa che solo il sequestro dei depuratori ce ne costa circa 3 milioni ci rendiamo conto facilmente che siamo tecnicamente in bancarotta. Solo che, come nella vicenda Parmalat, nessuno ancora lo sa.

L’unica cosa che sono stati capaci di fare è stata l’aumento fino al massimo, o quasi, di tutti i tributi e l’aumento di tutte le tariffe, portando il prelievo tributario sui cittadini ad aumentare
del 70 per cento rispetto ad appena tre anni fa. Un vero salasso per i cittadini labicani”.

Tullio Berlenghi, esponente della Lista Legalità e Trasparenza, ha poi dichiarato:

“Noi già a luglio avevamo fatto un quadro chiaro e circostanziato della situazione. In un paese normale chi ha la responsabilità di un danno così grande alla collettività dovrebbe pagare. Invece i nostri amministratori, per ragioni che prima o poi riusciremo a capire, sono sempre stati piuttosto restii ad individuare le responsabilità, anzi, hanno sempre cercato di sminuire la gravità della vicenda, concentrandosi semplicemente su come far pagare ai cittadini responsabilità di altri.  La cosa più grave – incalza Berlenghi - è che, proprio mentre il Governo sta varando normative più
stringenti in materia di contabilità degli enti locali, proprio per evitare le leggerezze a cui stiamo assistendo a Labico in questi mesi, l’amministrazione comunale non solo approva con sei mesi di ritardo il rendiconto di bilancio (cosa per la quale con le nuove norme il comune sarebbe già stato sciolto) ma costruisce un bilancio di previsione che viola buona parte dei principi contabili previsti dal nostro ordinamento”.

“Abbiamo perciò ritenuto necessario – concludono Spezzano e Berlenghi – al fine di tutelare la cittadinanza da ulteriori danni che questa amministrazione potrebbe causare - inviare un esposto alla Corte dei Conti per segnalare le molteplici anomalie del quadro contabile del comune di Labico nonché il rischio che vi siano le condizioni per accertare la sussistenza di squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario, rendendo necessario pertanto il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, così come stabilito dall'articolo 243-bis del Testo Unico degli Enti Locali”.

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