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Piazza di Spagna, restauratori senza stipendio: "Tempo scaduto, Sovrintendenza paghi"

Scade oggi l'ultimatum di 15 giorni lanciato dai sindacati alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, stazione appaltante dell'opera: "Intervenga per il pagamento delle maestranze"

Continua lo stato di agitazione per i lavoratori impegnati nel restauro di Trinità dei Monti. Il restyling della celebre scalinata di piazza di Spagna, finanziata da Bulgari, è partito lo scorso ottobre con l'ex sindaco Marino, ma le maestranze, operai e restauratori altamente specializzati, non li sta pagando nessuno. Come denunciato dai sindacati territoriali di categoria Feneal Uil di Roma, Filca Cisl di Roma, Fillea Cgil di Roma e Lazio, gli stipendi sono in ritardo di mesi. E proprio oggi scade l'ultimatum di 15 giorni lanciato alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, stazione appaltante dell’opera, e all’impresa esecutrice Il Cenacolo Srl, per il pagamento degli arretrati. 

"Scaduto il termine, poiché la ditta non ha di fatto provveduto ad erogare le retribuzioni, la normativa vigente prevede che la stazione appaltante intervenga pagando direttamente i dipendenti mediante pagamento sostitutivo all’azienda morosa" fanno sapere i sindacati tramite una nota stampa. Ma ancora nessuno si è pronunciato e "i tempi effettivi per il saldo concreto delle spettanze dovute ai lavoratori rimangono oscuri". 

"Per questo motivo - continuano in nota - allarmati dall’alto livello di tensione ormai raggiunto in cantiere, i sindacati hanno chiesto e ottenuto un incontro con il Direttore dell'unità operativa della Sovrintendenza e con il Rup (Responsabile Unico di Procedimento) del cantiere, dal quale è emerso che lo sblocco della procedura di pagamento in sostituzione presso la ragioneria generale del Comune potrebbe richiedere mesi". Poi l'appello ai nuovi amministratori. 

L'APPELLO - "Ci appelliamo al nuovo Sindaco di Roma Virginia Raggi e agli Assessori Paolo Berdini e Luca Bergamo, perché lo sblocco dei pagamenti, per mezzo della sostituzione in solido della stazione appaltante, possa essere immediato. Questi lavoratori hanno già dato prova di grande senso di responsabilità e non possono ora patire anche le folli lungaggini di una burocrazia farraginosa - dichiarano Vincenzo La Mura Feneal UIL, Marco Antinelli Filca CISL e Andrea Pace e Teresa Corciulo Fillea CGIL – riteniamo inconcepibile che all’interno di appalti pubblici, una volta garanzia di legalità e certezza dell’applicazione dei CCNL, oggi si annidino sempre più situazioni al limite della regolarità. 

E’ inoltre inammissibile che maestranze altamente specializzate, le quali rappresentano una indiscussa ricchezza professionale per la nostra città, debbano subire un simile trattamento. Se non otterremo risposte concrete in tempi brevissimi ci vedremo costretti ad uno sciopero ad oltranza, che non rappresenterebbe certo un buon ritorno d’immagine né per l’importante sponsor finanziatore né per la città, data l’importanza e la centralità dell’opera. Non ammetteremo ulteriori abusi sui diritti dei lavoratori".
 
 

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